Per riconoscere sempre un salmone affumicato di qualità meglio accertarsi che non ci sia questo ingrediente

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Il Natale è ormai alle porte, così i nostri carrelli della spesa si riempiono dei prodotti tipici della festa. Tra pandori e panettoni, polli e capponi, spicca l’immancabile salmone affumicato, protagonista inamovibile di antipasti e primi piatti natalizi. Di marchi di salmone affumicato ce ne sono moltissimi, quindi non è facile scegliere il migliore. Possiamo orientarci in base al prezzo, ma non sempre è un fattore indicativo. Secondo Altroconsumo, invece, la scelta del salmone affumicato dovrebbe ricadere su alcuni fattori che troviamo sulla confezione. In particolare, per riconoscere sempre un salmone affumicato di qualità meglio accertarsi che non ci sia questo ingrediente, almeno secondo gli esperti. La tabella degli ingredienti, infatti, è la carta d’identità dell’alimento. Studiandola nei minimi dettagli, possiamo essere più sicuri di fare una scelta oculata.

Per riconoscere sempre un salmone affumicato di qualità meglio accertarsi che non ci sia questo ingrediente

Varie sono le indicazioni da seguire per fare una buona scelta, quando ci troviamo davanti al banco frigo. Quando si tratta di scegliere il salmone affumicato, gli esperti di Altroconsumo suggeriscono di leggere la lista degli ingredienti.

In particolare, il consiglio è quello di assicurarci che non ci sia traccia di “fumo”. Proprio così: alcuni produttori, infatti, utilizzano gli aromatizzanti di fumo per dare al pesce il tipico sapore affumicato. Ma la verità è che la conservazione avviene in altri modi.

Dunque, meglio che tra gli ingredienti del salmone affumicato non compaiano le scritte “fumo”, “fumo naturale” oppure “fumo di legno di…”. In questi casi sappiamo che il gusto tipico dell’affumicato è probabilmente dato da additivi, di cui è sempre meglio fare a meno.

Altri indizi da tenere a mente

Altroconsumo detta anche altre indicazioni a cui badare, quando stiamo per scegliere il salmone affumicato. Tra queste c’è quella di preferire sempre la fetta più lunga, visto che il taglio lungo sarebbe indice di qualità. Teniamo a mente anche che, sebbene moti marchi riportino la denominazione geografica europea, l’unica specie di salmone allevata in Europa è il salmo salar.

Una volta fatta la nostra scelta, ricordiamo anche di conservare il salmone sempre nella zona più fredda del frigo (a 4 gradi). Inoltre, è meglio aprire la confezione almeno un’ora prima di servirlo e consumarlo tutto entro un paio di giorni dall’apertura. Seguendo queste piccole accortezze, i nostri piatti a base di salmone saranno un successo.

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