Per quali contributi INPS sono sospesi i versamenti?

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Secondo quanto hanno stabilito i recenti decreti del Governo, il versamento dei contributi è sospeso per un periodo limitato di tempo ed interessa alcuni lavoratori. Il team di Redazione di ProiezionidiBorsa spiega quali sono gli aspetti principali dello stop al pagamento e per quali contributi INPS sono sospesi i versamenti.

Cosa precisa l’INPS circa la sospensione del versamento dei contributi

Secondo quanto hanno stabilito i recenti DPCM rispettivamente del 24 ottobre e 3 novembre, il versamento dei contributi è sospeso e rinviato al prossimo anno. La decisione giunge in un clima di emergenza economica e sanitaria con lo scopo di non gravare ulteriormente sui costi che molti contribuenti devono sostenere. Tuttavia, non mancano le richieste di chiarimento che giungono da più versanti per capire esattamente per quali contributi INPS sono sospesi i versamenti. A tal riguardo, la  circolare INPS n. 129 del 13 novembre 2020, fornisce ulteriori informazioni che mirano a chiarire la questione. Secondo quanto indica la circolare, il versamento è rinviabile, dunque sospeso, per i contributi che sono in scadenza ne mese di novembre. Quindi, tanto i contributi previdenziali, quanto quelli assistenziali si potranno versare nel 2021. Tale sospensione, come precisa l’Ente, non si ritiene valida per la terza rata che scade a novembre circa i versamenti rateizzati.

Attenzione ai criteri di ammissibilità alla proroga

I beneficiari sono coloro che dimostrano di avere come attività prevalente una tra quelle che appartengono ai codici ATECO presenti nel D.L. n. 149/2020 Allegato 1. si tratta di datori di lavoro privati che devono versare i contributi o i debiti contributivi in scadenza a novembre 2020. La sospensione vale anche per coloro che hanno sede operativa o produttiva nelle zone rosse. In tal caso, si dovrà consultare l’Allegato 2 del D.L. n. 149/2020 per sapere quali codici ATECO sono coinvolti nella misura. Come ricorda l’INPS, il versamento dei contributi sospesi potrà avere luogo in soluzione unica entro il 16 marzo 2021. A tale versamento, ovviamente, non si applicherà alcuna forma di sanzione o interesse.

Chiunque preferisse, può optare per la rateizzazione che consente la ripartizione del versamento in un massimo di quattro rate mensili di pari importo. Anche in questo caso, è obbligatorio versare la prima rata entro il16 di marzo 2021 senza alcuna sanzione o interesse. Qualora il contribuente si mostrasse inadempiente, decade il beneficio in suo favore. Ecco per quali contributi INPS sono sospesi i versamenti. È possibile che il decreto Ristori Quater proroghi la scadenza anche dei versamenti di fine anno. In base alle nuove decisioni che prenderà il Governo, informeremo i Lettori sulle prossime novità.

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