Per proteggere la freschezza dei cibi e la salute ecco le pellicole alimentari giuste per i diversi impieghi

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Gli alimenti se avvolti nelle pellicole durano più a lungo, conservando le loro proprietà nutritive. Sono protetti dall’aria e dall’ossidazione, e questo permette di evitare possibili deterioramenti o contaminazioni di germi, batteri e muffe. Per proteggere, quindi, la freschezza dei cibi e la salute ecco le pellicole alimentari giuste per i diversi impieghi. Infatti, ne esistono molti tipi con caratteristiche specifiche, più indicate per alcuni alimenti e meno per altri.

Per proteggere la freschezza dei cibi e la salute ecco le pellicole alimentari giuste per i diversi impieghi

Trasparenti, resistenti e pratiche sembra davvero impossibile fare a meno delle pellicole. Al momento dell’acquisto, però, bisogna sempre controllare che sull’etichetta ci sia il simbolo della forchetta e del bicchiere: questo marchio garantisce che il prodotto non rilasci nell’alimento sostanze chimiche nocive. Vediamo quelle in commercio.

Pellicola in PVC

È quella trasparente, la più diffusa, fatta in PVC: una materia plastica versatile e maneggevole arricchita con sostanze plastificanti che la rendono flessibile e aderente. Quest’ultime hanno una composizione simile a quella dei grassi, quindi potrebbe esserci una migrazione di sostanze nei cibi. Per evitare questo inconveniente la pellicola in PVC non va usata con i cibi grassi, quali ad esempio burro e formaggi.

Pellicola PE

È resistente e impermeabile, ma poco flessibile e aderisce meno. Il polietilene, di cui è fatta, è un elemento stabile e viene attaccato solo da sostanze molto acide e dopo i 60° inizia a degradarsi. È quindi consigliabile per salumi, formaggi e carni, ma non è adatta per alimenti secchi, acidi o troppo caldi.

Sacchetti di plastica

Sono perfetti per conservare i cibi in congelatore e fanno da barriera proteggendoli dagli odori. Resistono al caldo, ma a temperature non troppo elevate.

L’alluminio

Protegge dall’umidità, dall’aria e dagli odori, resiste bene agli sbalzi di temperatura e al calore. È adatto sia per conservare cibi secchi che umidi, anche molto grassi; non va però utilizzato con cibi sotto sale e acidi che tendono a ridurne l’efficacia isolante. L’alluminio in genere è meno resistente e più costoso.

Le alternative ecologiche

Per preservare la freschezza dei cibi esistono ottime alternative: nuove pellicole ecologiche, realizzate con materiali biodegradabili, o addirittura commestibili, con un basso impatto sul Pianeta, e con maggiori garanzie per la salute dell’uomo.

La pellicola in mater-bi è fatta con un materiale bioplastico che può essere gettato nel cestino dell’umido, poiché completamente biodegradabile. Può avvolgere qualsiasi tipo di cibo ed è interamente compostabile in quanto realizzata con materie prime vegetali.

La pellicola costituita dalla pectina della buccia di arancia è un film plastico in grado di conservare gli alimenti ed è addirittura commestibile.

Poi, la pellicola fatta di chitosano, un polimero derivato dalla lavorazione dei gusci di gamberetti, è sicura, biodegradabile e si può mangiare.

La pellicola alimentare ottenuta dalle proteine del latte è un prodotto edibile che non inquina: un imballaggio decisamente green.

In alternativa alla pellicola per alimenti ci sono anche i fogli di cera d’api: hanno proprietà traspiranti, antibatteriche, aderiscono bene agli alimenti e sono riutilizzabili.

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