Per oro e argento siamo all’inizio di un ciclo rialzista?

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Per oro e argento siamo all’inizio di un ciclo rialzista? Sicuramente abbiamo assistito a due rally impressionanti. Del 30% per l’oro e del 70% per l’argento dai minimi di marzo. Ma i metalli preziosi sono molto probabilmente ancora nelle prime fasi. Nello specifico, le prime fasi di un lungo ciclo di mercato rialzista. Ne sono convinti numerosi analisti. Partiamo quindi dai punti fermi. Gli investitori in oro e argento hanno già avuto due vantaggi. Hanno beneficiato del passaggio a un contesto di tassi d’interesse reali negativi. E, al contempo, degli acquisti di debito pubblico e privato da parte della FED. Abbiamo poi l’inizio di un mercato orso del dollaro. Tutto questo a cosa porta? Alla crescente corsa all’oro e all’argento fisico piuttosto che finanziario. Nonché a una politica fiscale e monetaria coordinata e orientata alla crescita.

Tutto questo dovrebbe fornire i prossimi catalizzatori per entrambi i metalli preziosi. A nostro avviso gli investitori dovrebbero guardare all’Europa. E dovrebbero farlo mentre si preparano alla prossima fase per la ripresa dalla pandemia.

Per oro e argento siamo all’inizio di un ciclo rialzista?

Gli Stati Uniti restano in un territorio di nessuno tra il lockdown e la normalizzazione. L’Europa sta iniziando il lento processo di riparazione e di ripresa. A seguito ai danni economici provocati dalla pandemia globale, ovviamente. Per adesso, ha stabilizzato la sua economia attraverso una fornitura illimitata di liquidità. Chiaramente, da parte dell’unico ente che poteva farlo. Ossia la BCE. L’Europa si sta anche preparando a orientare la sua risposta fiscale. Questo al di là della lotta alla pandemia. Per farlo sta sostituendo il mancato reddito delle famiglie e delle imprese. Con che cosa? Con uno di stimolo e crescita nel più ampio tessuto economico. E lo sta facendo attraverso il Recovery Fund. Ci aspettiamo che tali politiche forniscano il prossimo catalizzatore per un mercato rialzista sia dell’oro sia dell’argento. In questo contesto, la competizione per l’oro e l’argento fisico si è intensificata con l’esplodere dell’epidemia di Covid-19.

Gli investitori nei mercati dei futures hanno cambiato tattica. Raramente, infatti, hanno preso in consegna oro e argento sui loro contratti. Ma oggi richiedono sempre più spesso una consegna effettiva sui contratti sottostanti. Nel fare questo, mettono pressione sulle scorte di metallo fisico detenute dal Comex. L’oro ha guadagnato oltre il 50% da quando la Federal Reserve ha terminato il suo ciclo di rialzi alla fine del 2018. Nonostante questo, l’oro resta nelle prime fasi di un lungo ciclo rialzista. L’argento ha fatto anche meglio dovendo recuperare un gap maggiore. Ed infatti lo spread con il metallo giallo si è molto ridotto.

…ma fate molta attenzione

Per entrambi continuiamo a preferire gli investimenti nel metallo fisico sottostante, dove possibile. Questa è l’opinione dell’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa. Con la domanda fisica in crescita, una sorpresa potrebbe essere dietro l’angolo. Gli investitori in oro e argento potrebbero  un giorno trovarsi di fronte ad una poco affascinante prospettiva. Che l’oro finanziario non abbia il pieno supporto dei metalli fisici quando è richiesta la consegna. La storia  recente sui diamanti insegna:  il prezzo raggiunse livelli esorbitanti e insostenibili ma la materia prima non aveva seguito queste parabole. Il risultato fu perdite mostruose!

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