Per le famiglie con over 60 e reddito basso che hanno necessità, diventa importante questo strumento finanziario

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ProiezionidiBorsa partendo dall’analisi di compatibilità tra redditi e soglie di povertà individua una soluzione per sessantenni che hanno redditi bassi ma dispongono di un immobile. Infatti, per le famiglie over 60 e reddito basso che hanno necessità diventa importante questo strumento finanziario caduto in disuso.

La casistica individuata è quella delle famiglie con reddito vicino alla soglia di povertà, e che devono affrontare una spesa importante, ma non possono accedere al credito. Il caso è quello della famiglia che vuole far studiare i propri figli fuori sede, ma non possiede i mezzi. Beh, se si possiede un immobile anche con una pensione minima, la soluzione c’è.

La prima domanda da porsi: ma non è possibile accedere ad un prestito? No, per richieste di somme importanti in presenza di redditi minimi, la risposta è negativa. Il dubbio forte riguarda il tenore di detti trattamenti minimi.

Trattamenti minimi, soglie povertà e credito: un rapporto difficile

La pensione minima 2021 è 515,58 euro e l’assegno sociale è 460,28 euro. L’ISTAT nel calcolatore sulle soglie di povertà 2019, individua, per un cittadino del Nord Italia di età tra 60 e 74 anni, la soglia di povertà in 777 euro. Per due pensionati del centro Italia di età compresa tra 60 e 74 anni, la soglia povertà è indicata in 1.045,44 euro. Per gli stessi pensionati del Sud Italia 839,20 euro.

Cosa significa? Che una famiglia è assolutamente povera se sostiene una spesa per i consumi inferiore alla soglia. Poi, sicuramente gli over 67 potranno godere dell’aumento (temporaneo) a 780 euro per l’effetto pensione di cittadinanza. Ma, in sostanza la vicinanza alla soglia di povertà non consentirebbe spese straordinarie, tanto più di importo elevato.

Prestito vitalizio ipotecario, soluzione in disuso ma ancora attuale

Chiaramente nel 2021 questo ragionamento sarà ancor più attuale, anzi, viene amplificato dalle Istituzioni finanziarie quando valutano se concedere un prestito. Se si possiede un immobile, però, è possibile chiedere un prestito vitalizio ipotecario. Ovvero, un prestito che prevede la messa a disposizione di una somma contro l’iscrizione di una ipoteca. Le rate? Piccole e di soli interessi.

Le Istituzioni finanziarie lo avevano messo da parte, sia per ragioni inerenti alla svalutazione immobiliare e sia perché si preferivano i mutui.  Operazioni migliori, sia sotto il profilo garantistico sia per la maggior redditività. Oggi considerando i tassi bassi, le banche iniziano a ripensare al ruolo degli immobili.

Per le famiglie con over 60 e reddito basso che hanno necessità, diventa importante questo strumento finanziario

È la soluzione ideale per chi ha bisogno di un importo consistente ma ha un reddito basso, una pensione minima o percepisce l’assegno sociale. L’unico requisito fondamentale è la piena ed esclusiva proprietà di un immobile. La banca o la finanziaria effettuata la valutazione del valore dell’immobile, può arrivare a concedere fino al 50 % dello stesso. La somma viene erogata in sede di atto pubblico con l’iscrizione dell’ipoteca e le rate saranno di soli interessi. Si può scegliere tra periodiche o annuali. Il pensionato potrà estinguere in qualunque momento pagando il capitale più gli interessi maturati. In caso di decesso gli eredi possono subentrare nel debito perché è contrattualmente previsto.  Se gli eredi non estinguono la banca potrà vendere e soddisfare il proprio credito.

Non sono molti gli istituti che lo propongono, ma la soluzione è questa. Ecco perché per le famiglie con over 60 e reddito basso che hanno necessità, diventa importante questo strumento finanziario in disuso.

Approfondimento

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