Per il rientro a scuola post Covid sono confermati certificato e tampone

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In un precedente articolo vi avevamo già ricordato la necessità del certificato del pediatra per il rientro a scuola in caso di assenza. Adesso vi aggiorniamo sulla circolare del  Ministero della Salute del 24 settembre scorso. Per il rientro a scuola post Covid sono confermati certificato e tampone non solo per gli studenti, ma anche per docenti  e personale scolastico in genere.

La Circolare, in particolare, parla di attestato di guarigione per soggetti che sospettino infezioni da Covid. Intanto dovete sapere cosa intenda il Ministero per “sospetto di infezione”.

I casi previsti dalla normativa sono i seguenti 4:

a) alunno con temperatura superiore a 37,5°C o con altri sintomi compatibili con il all’interno della scuola;

b) alunno con i sintomi di cui sopra, ma che li presenti a casa propria;

c) operatore scolastico che presenti quegli stessi sintomi all’interno della scuola;

d) operatore scolastico che accusi i medesimi sintomi quando ancora si trova presso il proprio domicilio.

Per il rientro a scuola post Covid sono confermati certificato e tampone

Il medico di famiglia è il primo soggetto a cui riferire i sospetti. Sarà il medico ad informare le autorità sanitarie competenti che effettueranno il tampone al soggetto. Per gli studenti ed il personale scolastico è prevista una corsia preferenziale per l’effettuazione del test. Ciò anche in considerazione della potenziale elevata contagiosità dell’ambiente in cui questi soggetti si muovono.

Se il risultato del test fosse positivo verrà disposta la sanificazione dell’ambiente scolastico frequentato e la ricerca di tutti i contatti che quel soggetto abbia avuto prima di essere messo in quarantena. In questo senso vi ricordiamo anche l’esistenza della app “Immuni”. Se intendete scaricarla ricordate che poi dovete consentirle l’accesso al bluetooth, perché è tramite questa tecnologia che questa app comunica. Essa raccoglie, in forma anonima, i dati dei soggetti con cui vi siete trovati a stretta distanza.

Per garantire la privacy la app genera, ogni 15 minuti, un codice alfanumerico che contraddistingue i vari smartphone su cui è attiva. Comparando ed incrociando i dati la app può avvisarvi se vi siete trovati a distanza ravvicinata con un soggetto poi risultato positivo o sospettato tale. Il fatto che il codice identificativo generato da ogni smartphone non duri più di 15 minuti impedisce ad eventuali malintenzionati di risalire all’identità di un soggetto positivo al Coronavirus.

Infine lo studente o l’operatore scolastico costretti alla quarantena potranno fare rientro nel luogo di studio o lavoro muniti di attestazione di guarigione e di idoneità al rientro in comunità.

La quarantena scatta anche se l’alunno o l’operatore scolastico convivano con un soggetto positivo al test. La normativa infatti considera la convivenza uno stretto contatto. La profilassi è la stessa da seguire per i casi di cui sopra.

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