Per il lavoro autonomo è una crisi senza fine

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L’emergenza sanitaria per il coronavirus ha messo in ginocchio una platea di professionisti e per il lavoro autonomo è una crisi senza fine. Infatti il comparto ha già subito effetti deleteri nel 2008, con l’avvento della crisi finanziaria. Ora la sua stabilità  è ancora più a rischio. Sono i numeri a dirlo. La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha pubblicato un report a sua volta basato sui numeri pubblicati recentemente dall’Istat. Nel secondo trimestre si sono persi 841mila posti di lavoro. Ben 219mila riguardano lavoratori autonomi. Anzi, chi sperava nelle misure di sostegno è rimasto deluso. L’intervento del Governo è servito a poco: il bonus per i professionisti non ha sortito gli effetti sperati. Il blocco delle attività nei mesi scorsi ha inciso fortemente sui redditi familiari. Mentre i dipendenti hanno retto, i liberi professionisti hanno subìto una forte diminuzione delle entrate in due mesi.

Gli errori del passato

Dal report si evince che la platea dei lavoratori dipendenti  ha avuto maggiori vantaggi. I Governi precedenti hanno attuato politiche volte a sostenere il lavoro dipendente a discapito di quello autonomo. Questa situazione ha ridotto progressivamente la propensione nel mettersi in proprio.

Gli under 40 con l’acqua alla gola

La fascia d’età che va dai 30 ai 39 anni è in forte crisi. Nel periodo di riferimento si registrano 110 mila lavoratori in meno sui 219 mila totali. In effetti un dato estremamente critico. Vediamo nello specifico quali profili professionali del mondo autonomo hanno dovuto chiudere l’attività. Sul podio i piccoli imprenditori del commercio, seguono le professioni tecniche e poi quelle intellettuali.

Invece per quanto concerne a livello settoriale, le attività ricettive e ristorative hanno abbassato la saracinesca. Seguono gli agenti e i consulenti che lavorano nel settore finanziario e assicurativo, la filiera dei servizi alle imprese, dell’informazione e della formazione.

Il bonus non è servito a nulla

I consulenti del lavoro hanno più volte rimarcato il fatto  che sarebbero stati i lavoratori autonomi a pagare il prezzo più alto. Il Governo ha elargito il bonus ai lavoratori autonomi ma non è servito. I lavoratori autonomi  ottenendo il bonus non hanno arginato le ingenti difficoltà reddituali e di liquidità. Dunque, per il lavoro autonomo è una crisi senza fine.

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