Per Dea Capital lo scenario ribassista rimane il più probabile, ma attenzione alla reazione dei tori

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Dopo un secondo trimestre 2021 molto debole, i dati del terzo trimestre di Dea Capital hanno mostrato ottimi segnali di ripresa. Tanto che l’azienda ha riportato un forte risultato con un miglioramento degli utili, dei ricavi e dei margini di profitto.

I risultati del terzo trimestre 2021 si possono riassumere come segue:

  • Ricavi: 25,7 milioni di euro (in aumento del 58% rispetto al 3Q 2020);
  • Utile netto: 7,14 milioni di euro (in aumento di 6,80 milioni di euro dal 3Q 2020).
    Margine di profitto: 28% (in aumento rispetto al 2,1% del 3Q 2020).

Un aspetto da evidenziare molto importante è questo. Negli ultimi 3 anni in media, l’utile per azione è aumentato del 77% all’anno, ma il prezzo delle azioni della società è aumentato solo del 2% all’anno, il che significa che è significativamente in ritardo sulla crescita degli utili.

Nonostante queste buone indicazioni per Dea Capital lo scenario ribassista rimane il più probabile, ma attenzione alla reazione dei tori.

Per Dea Capital lo scenario ribassista rimane il più probabile, ma attenzione alla reazione dei tori: le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo azionario DeA Capital (MIL:DEA) ha chiuso la seduta del 20 gennaio a 1,32 euro in rialzo dello 0,15% rispetto alla seduta precedente.

Time frame settimanale

Come si vede dal grafico le quotazioni si stanno muovendo in una lunga fase laterale che va avanti ormai da molti mesi. I livelli che delimitano questa fase laterale sono area 1,384 euro, che corrisponde ai massimi storici, e il supporto in area 1,286 euro,

Una chiusura settimanale inferiore a quest’ultimo supporto farebbe accelerare verso gli obiettivi ribassisti individuati alla linea tratteggiata.

In caso contrario, invece, la tendenza rialzista (linea continua) spingerebbe le quotazioni verso area 1,448 euro (I obiettivo di prezzo), prima, e successivamente verso area 1,616 euro (II obiettivo di prezzo). La massima estensione rialzista si trova in area 1,8 euro. Una conferma di questo scenario si avrebbe con una chiusura settimanale superiore a 1,344 euro.

Lo scenario ribassista, però, rimane quello più probabile. Lo Swing Indicator, infatti, rimane impostato al ribasso in quanto le quotazioni hanno rotto il supporto in area 1,33 euro che rappresenta il primo ostacolo lungo il percorso ribassista. L’annuncio di un’accelerazione ribassista si avrebbe con una chiusura settimanale inferiore a 1,286 euro.

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