Per correntisti e risparmiatori, queste sono le 9 parole chiave da conoscere per proteggere i propri soldi

Italia

I prossimi mesi saranno difficili per l’Italia. Decisioni importanti verranno prese dal Governo e forse scelte economiche dolorose ma inevitabili. Sun Tzu afferma che la conoscenza è potere. Quindi capire cosa sta accadendo attorno a noi, attraverso l’ascolto o la lettura della notizie, è fondamentale per mettere al sicuro i nostri risparmi. Per correntisti e risparmiatori, queste sono le 9 parole chiave da conoscere per proteggere i propri soldi.

Per correntisti e risparmiatori, queste sono le 9 parole chiave da conoscere per proteggere i propri soldi

  1. Debito pubblico. E’ il debito che uno Stato ha nei confronti di soggetti privati o pubblici, nazionali od esteri. Debito contratto attraverso l’emissione di obbligazioni governative. In Italia il debito pubblico è fatto principalmente di emissioni di titoli di Stato a tasso fisso o variabile come: BOT, CCT, BTP ecc.

Se il debito pubblico sale è un segnale negativo per i risparmiatori.

  1. E’ il differenziale di rendimento tra titoli di Stato a tasso fisso con scadenza decennale. Per l’Italia il più importante è lo spread BTP-Bund ovvero il differenziale di rendimento tra il Buono del Tesoro Poliennale decennale e il titolo di Stato decennale tedesco, il Bund.
    Se lo spread BTP-Bund sale è un segnale negativo per un risparmiatore che ha titoli di Stato italiani.
  2. Acronimo di Meccanismo Europeo di Stabilità. E’ un fondo europeo a cui gli stati possono accedere per fare fronte ai costi sanitari diretti e indiretti sostenuti per la prevenzione della pandemia. E possibile accedere per importi non superiori al 2% del proprio prodotto interno lordo.

L’Italia potrebbe richiedere fino a 36 miliardi.

La maggior parte di economisti e analisti ritiene che l’accesso ai fondi del MES sarebbe positivo per la nostra economia.

  1. Contributo di solidarietà. E’ una tassa che viene applicata ai risparmi privati. Si applica imponendo un prelievo di un certo importo, in percentuale o in valore assoluto. Il prelievo del 6 per mille su tutti conti correnti imposto dal governo Amato nel 1992 può essere considerato un contributo di solidarietà.
    Di recente l’ha proposto il capogruppo alla camera del PD Graziano Delrio
  2. Tradotto alla lettera significa fallimento. In finanza è l’incapacità di un soggetto di ripagare i debiti contratti. E’ la violazione di un contratto di finanziamento. Per uno Stato il default è l’incapacità di ripagare i propri titoli di Stato emessi e anche di pagare stipendi e pensioni.
    E’ un pessimo segnale per i risparmiatori che rischiano di perdere i loro soldi investiti.

Le parole chiave per capire come va l’economia reale

  1. Accade quando il prodotto interno lordo in un certo periodo di tempo cresce meno del periodo precedente di riferimento. Tecnicamente un paese entra in recessione quando si registrano due trimestri consecutivi di calo del PIL.

Le stime per il 2020 prevedono per l’Italia una recessione e un calo del PIL tra il 9% e il 13% rispetto al 2019

  1. E’ l’acronimo di prodotto interno lordo. E’ la somma di beni e servizi prodotti da un paese in un dato periodo di tempo, per esempio un trimestre o un anno. Si calcola in valore assoluto e in percentuale in riferimento a due periodi (es. anno su anno, trimestre su trimestre, ecc.). Il PIL italiano del 2019 è stato di 1787,7 miliardi di euro
  2. E’ il fenomeno per cui si assiste ad un aumento dei prezzi dei beni o servizi. Genera la diminuzione del potere d’acquisto della moneta. Entro un certo livello l’inflazione è positiva, ma sopra certi livelli diventa negativa per una economia.
  3. È opposta all’inflazione. La deflazione è la tendenza dei prezzi a scendere. Potrebbe sembrare positivo ma è in realtà un fenomeno negativo. E’ sempre un brutto segnale per la crescita economica e un fenomeno negativo per chi ha debiti

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