Per chi è a dieta ecco come calcolare il peso di un alimento dopo averlo cotto per evitare di cuocerlo a parte

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Iniziare una dieta non è mai facile, e farla seriamente risulta ancor  più difficile.

Molte diete purtroppo falliscono ancor prima di iniziare, non solo perché non si è abbastanza forti o costanti nel seguirla, ma anche perché spesso diventa difficile organizzarsi nella preparazione dei cibi previsti nel proprio menù.

Quando non si lavora o quando si mangia a casa da soli, seguire una dieta diventa abbasta facile e comodo.

Diversamente accade se si lavora, se si ha una famiglia o se si riceve un invito a pranzo da un amico.

Infatti un parametro fondamentale da osservare è quello che ogni alimento introdotto nella dieta deve essere pesato.

Generalmente le dosi si riferiscono a prodotti crudi.

Per chi è a dieta ecco come calcolare il peso di un alimento dopo averlo cotto per evitare di cuocerlo a parte e rendere il tutto più semplice.

Ci sono alcuni alimenti come pasta, riso e legumi che con la cottura aumentano di peso, in quanto andranno ad assorbire in parte l’acqua in cui sono stati cotti.

Diversamente accade per carne, pesce e verdure che andranno a perdere i loro liquidi e dunque il loro peso una volta cotti.

Esistono però delle tabelle create appositamente dall’I.N.R.A.N.(Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione)che indicano la variazione di peso di un alimento da crudo a cotto.

Generalmente il peso della pasta da cruda a cotta aumenta del 100% e il peso del riso del 160%.

Diversamente per carni pesci e verdure che andranno a perdere circa il 20% del loro peso da crudo a cotto.

Per chi è a dieta ecco come calcolare il peso di un alimento dopo averlo cotto per evitare di cuocerlo a parte

Ecco alcuni esempi di variazioni di peso con la bollitura di un alimento da crudo a cotto

a) 100g di pasta di semola corta diventano 202g;

b) 100g di pasta di semola lunga diventano 244g;

c) 100g di pasta all’uovo secca diventano 299g;

d) 100g di riso parboiled diventano 236g;

e) 100 g di piselli freschi diventano 87g;

f) 100 g di lenticchie secche diventano 247g;

g) 100g di fagioli secchi diventano 242 g;

h) 100g di carote diventano 87g;

i) 100 g di spinaci diventano 84g.

Altri esempi di variazioni di peso arrostendo carni e pesci

a) 100g di petto di pollo arrostito diventano 89g;

b) 100g di bovino adulto e fetta diventano 73g;

c) 100g di petto di tacchino diventano 89g;

d) 100g di merluzzo diventano 86g.

Per ogni alimento dunque esiste un fattore di conversione attraverso il quale  si può calcolare il rispettivo peso da crudo a cotto.

Quando non si ha il tempo di pesare gli alimenti prima della cottura si può facilmente ricorrere alla tabella dell’INRAN per ottimizzare “il proprio percorso”.

Approfondimento

Alimenti da introdurre nella propria dieta

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