Per capire quando sostituire il cuscino per dormire ecco il trucchetto che pochi conoscono

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Dormire è un piacere e come tutti i piaceri necessita del giusto comfort. Lenzuola profumate, un materasso comodo e un cuscino che non sia da meno sono il mix perfetto per il buon riposo.

Molti abbiamo il nostro cuscino inseparabile, quello che ci manca quando dormiamo fuori casa e che non vorremmo mai sostituire. Ma al di là del legame che abbiamo creato con il nostro cuscino, non potrà stare con noi per sempre. Per capire quando sostituire il cuscino per dormire ecco il trucchetto che pochi conoscono.

La sua importanza e la sua usura

Proprio per abitudine tendiamo a cambiare di rado il nostro cuscino e non è affatto un atteggiamento sano. Ci dormiamo sopra ogni notte e l’usura fa sì che si consumi e perda le sue proprietà ergonomiche. Inoltre nemmeno il nostro sudore aiuta a conservarlo ovviamente.

Aggiungiamo a tutto ciò anche i continui lavaggi che gli spettano, poiché vi si annidano acari della polvere e batteri.

Insomma al contrario di quanto a volte cerchiamo di credere il nostro cuscino non è indistruttibile e nel continuare a usarlo ne risentiamo. Infatti quando ha perso ormai la sua forma non ci assicura un buon sostegno, fondamentale per un sonno davvero riposante. Dovremmo dormire tenendo ben allineati testa, collo e schiena per non svegliarci con dolori e mal di testa.

Per capire quando sostituire il cuscino per dormire ecco il trucchetto che pochi conoscono

Capiamo bene quindi quanto sia importante che sia in perfetto stato per ristorarci completamente. Di conseguenza sarebbe buona abitudine cambiarlo con una certa frequenza, soprattutto quello in piume meno durevole rispetto a quelli in materiali artificiali.

Un segnale per capire che è arrivato il momento di mandare in pensione il nostro cuscino è il risveglio con mal di collo, di schiena e di testa.

Ma esiste anche una prova del fuoco da effettuare per averne certezza. È sufficiente porre il nostro cuscino su un tavolo o una superficie rigida. Se è in piume proviamo a piegarlo su se stesso. Se subito dopo si rigonfia vorrà dire che è ancora in grado di assolvere al suo dovere.

Nel caso di un cuscino in poliestere, lattice, memory foam o altri materiali simili possiamo effettuare la stessa prova. O ancora posarvi sopra qualcosa di pesante come un vocabolario. In ambedue i casi se torna alla forma originale o non si mantiene incavato laddove abbiamo posto il peso, sarà ancora in perfetto stato.

Con questi metodi avremo la certezza o meno di dovercene disfare. In caso di esito negativo non ci saranno più scuse per rimandare davanti all’evidenza.

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