Chiunque voglia farsi una pensione integrativa deve trovare i canali più appropriati a seconda delle proprie esigenze. Ecco come farla investendo in Borsa.
Come investire
La prima cosa da capire è il tenore di vita che si presume ci sarà nel nostro futuro. In vista della pensione, infatti, sono tante le incognite che si possono presentare a chi vuole creare una pensione integrativa. Per questo gli analisti consigliano di investire in azioni da dividendo e creare un portafoglio con dividendi e cedole come strumento per potenziare la rendita del capitale nei anni post lavoro. Ma procediamo con ordine.
Cos’è una pensione integrativa
Prima di tutto è bene capire che cos’è. Con le nuove riforme del sistema previdenziale, il regime contributivo permetterà ai lavoratori dipendenti di avere una pensione intorno al 70% circa dell’ultimo stipendio. Diverso il discorso per gli autonomi che, se fortunati, arriveranno al 50%. La situazione peggiora se si considera che oggi spesso si entra nel mondo del lavoro molto tardi.
Creare risorse alternative e rendimenti costanti
Non solo, ma carriere lavorative precarie portano ad avere anche un monte contributi piuttosto esiguo oltre che intermittente. Risultato: assegno pensionistico ancora più magro, parallelamente ad un’età pensionabile che si allontana. Ecco allora la necessità di creare risorse alternative e rendimenti costanti da poter accantonare in un fondo pensione. In altre parole una pensione integrativa. Come farla investendo in Borsa?
Pensione integrativa: come farla investendo in Borsa?
Investire sul mercato azionario è da sempre visto come un’ottima strategia per guadagnare e per avere ritorni interessanti. Soprattutto se si vuole investire sul lungo periodo. Per potenziare la rendita, comprare azioni da dividendo può essere una soluzione. Ma il segreto è non guardare solo al mercato italiano.
Il vantaggio competitivo dei rendimenti dei dividendi
Per aumentare il capitale è bene cercare anche azioni con dividendi più elevati a Wall Street, dividendi che possono essere anche reinvestiti. Con un innegabile vantaggio competitivo: i rendimenti dei dividendi possono costituire un ottimo rinforzo per la pensione integrativa.
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