Patrimoniale e prelievi forzosi: c’è voglia di cassette di sicurezza per proteggere la nostra ricchezza

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Patrimoniale e prelievi forzosi: c’è voglia di cassette di sicurezza per proteggere la nostra ricchezza. Una cassetta di sicurezza può essere uno strumento molto valido per mettere al sicuro beni per noi importanti. Possono essere documenti, oggetti di famiglia a noi cari, ma anche oggetti preziosi, gioielli e soldi contanti. In questo articolo ti riveliamo cosa sono e come funzionano le cassette di sicurezza.

Come funzionano le cassette di sicurezza

Le cassette di sicurezza sono delle piccole casseforti custodite nei caveau. In genere sono messe a disposizione dagli istituti di credito, ed hanno le dimensioni pari alla somma del volume di un paio di scatole da scarpe. Possono essere utilizzate per conservare qualsiasi genere di oggetto o documento che si voglia mantenere al sicuro e lontano da occhi indiscreti. Infatti il contenuto della cassetta di sicurezza è anonimo e non deve essere rivelato alla banca.

Tuttavia se il contenuto della cassetta di sicurezza è segreto, solo il titolare ne è a conoscenza, non è anonimo il contratto. Il Fisco è in grado di sapere che una persona è titolare di una cassetta di sicurezza. Esattamente come per un conto corrente. La banca è tenuta alla tutela della privacy, ma non verso le richieste della Agenzia delle Entrate, in caso di accertamenti fiscali

Cosa si può, quindi, liberamente detenere nelle cassette di scurezza?

Patrimoniale e prelievi forzosi: c’è voglia di cassette di sicurezza per proteggere la nostra ricchezza

Abbiamo scritto che la cassetta di sicurezza bancaria è un luogo ideale per mantenere al sicuro cose non ci fidiamo a nascondere in casa. Possono essere documenti professionali, fiscali, contratti. Ma anche oggetti come orologi di valore, gioielli. E possono essere detenuti anche contanti. Non è vietato detenere denaro purché se ne possa dimostrare la provenienza in caso di controllo fiscale. I beni detenuti in una cassetta di sicurezza sono assicurati da furti, in genere fino a 100mila euro. Anche se ogni istituto di credito applica le sue condizioni.

La cassetta di sicurezza può essere oggetto di controllo fiscale. Attraverso l’Anagrafe Tributaria l’Agenzia delle Entrate può facilmente venire a conoscenza della titolarità di una cassetta di sicurezza. Anche se ovviamente non ne può conoscere il contenuto. Al fine del contrasto alla evasione fiscale può richiedere l’apertura della cassetta e il controllo del suo contenuto

Occultare il denaro nella cassetta di sicurezza

Ciò detto nulla vieta a chi possiede una cassetta di sicurezza di conservarci diamanti frutto di investimenti, magari oro oppure denaro contante. Invece di tenerlo sul conto, qualcuno può anche decidere di mettere il denaro nella cassetta di sicurezza. Se è frutto di attività lecita, ne può dimostrare la provenienza, ed è stato dichiarato e sono state pagate le tasse, quel denaro è legale. Ed legittimamente di proprietà del suo titolare che può liberamente conservarlo dove più preferisce. Anche in un caveau di una banca piuttosto che su un conto corrente.

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