Passare alle energie rinnovabili potrebbe essere stata la scelta vincente per il titolo ERG

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Nel corso degli ultimi anni la società ERG ha cambiato il suo modello di business abbandonando la raffinazione del petrolio per passare alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Visti gli sviluppi recenti riguardo i costi dell’energia a seguito della crisi scatenata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, passare alle energie rinnovabili potrebbe essere stata la scelta vincente per il titolo ERG. Ad esempio, negli ultimi 30 giorni il rendimento delle azioni ERG è stato del 6,6% a fronte dell’indice del mercato italiano che ha perso il 14,8%. Inoltre, il titolo ha anche fatto meglio della media del settore delle energie rinnovabili che ha guadagnato il 2,3%.

La valutazione del titolo ERG

Al netto di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti, i margini dell’azienda risultano particolarmente elevati. Inoltre, negli ultimi 12 mesi, gli analisti hanno rivisto ampiamente al rialzo le stime di redditività per i prossimi esercizi.

Le buone notizie, però, finiscono qua. Infatti, la società ha una situazione finanziaria debole con un elevato indebitamento netto e un EBITDA relativamente basso. Inoltre, con un rapporto prezzo/utili previsto di 25,17 e 34,37 rispettivamente per l’esercizio in corso e per il prossimo esercizio, l’azienda opera con multipli di utili molto elevati. Infine, il rapporto “enterprise value to sales” della società la colloca tra le aziende più costose su scala mondiale.

Per gli analisti che si occupano del titolo, invece, la raccomandazione media è accumulare con un prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione del 15,8%.

Passare alle energie rinnovabili potrebbe essere stata la scelta vincente per il titolo ERG: le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo ERG (MILERG) ha chiuso la seduta del 7 marzo a quota 26,52 euro, in ribasso dello 0,90% rispetto alla seduta precedente.

Time frame settimanale

Dopo il ribasso previsto a fine dicembre, le ultime settimane hanno visto una forte ripresa delle quotazioni che potrebbero avere segnato un minimo importante dal quale ripartire verso il I obiettivo di prezzo in area 30.88 euro. Una chiusura settimanale superiore a questo livello potrebbe aprire le porte a un’ulteriore accelerazione rialzista verso il II obiettivo di prezzo in area 38,78 euro. La massima estensione rialzista, invece, si collocherebbe in area 47 euro (III obiettivo di prezzo).

Solo una chiusura settimanale inferiore a 25,998 euro potrebbe determinare un’inversione al ribasso. Fare, quindi, attenzione alla tenuta di questo supporto.

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