Partita Iva: tempi duri ancora alle porte!

Partita Iva

Come ti maltratto i possessori di Partita Iva. Secondo le dichiarazioni dei redditi 2018 relative all’anno precedente, l’Irpef versata dai lavoratori autonomi è maggiore di quella versata dai pensionati e lavoratori dipendenti. I possessori di Partita Iva oltre a vivere senza tutele rispetto all’altra categoria di lavoratori si ritrova a pagare anche di più allo Stato. Nessuno prende posizione. I possessori di Partita Iva ormai sono esausti di questa situazione sbilanciata e si organizzano per fare sentire forte la propria voce.

Partita Iva insieme per cambiare

È il caso del gruppo facebook“Partite Iva insieme per cambiare” che in soli pochi mesi ha raggiunto quasi 240mila fans. Sette professionisti, partiti dalla Puglia, al grido di ribellarsi alla pressione fiscale hanno fatto rete coinvolgendo colleghi a macchia d’olio.

Non è giusto e neanche corretto che le partite Iva pagano il 30% in più di Irpef all’anno rispetto ai dipendenti e il 67% in più di quanto versano i pensionati.

I possessori di partite Iva sono mediamente più tartassati degli altri contribuenti-persone fisiche. Su questo ormai non ci sono dubbi.
Di questo passo c’è il rischio di creare tensioni tra le classi sociali.

Il valore dell’Irpef

Lo Stato incamera dall’Irpef circa 157,5 miliardi di euro all’anno e rappresenta 31,5% delle entrate tributarie. 130 miliardi di euro vengono versate dai  lavoratori dipendenti e i pensionati (circa 36 milioni e 300mila persone).  Gli autonomi, invece, sono poco più di 4 milioni e 300mila unità e rappresentano coloro che versano l’altra parte.

Il confronto con gli altri Paesi

Se vogliamo fare i dovuti raffronti con gli altri Paesi europei viene fuori che il morale va a finire sotto i tacchi. Nel 2018 gli italiani hanno pagato 33,4 miliardi di euro di tassein più rispetto all’ammontare complessivo medio versato dai cittadini dell’Unione europea. A livello pro-capite vuol dire 552 euro in più rispetto alla media dei cittadini europei. Ci superano a livello di pressione fiscale Francia, Belgio, Danimarca, Svezia, Austria e Finlandia.

Soccombiamo, invece rispetto a Germania, Olanda, Regno Unito e Spagna.

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