Panoramica sui mercati

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La mattinata di oggi è stata caratterizzata da una vera e propria ondata di risk off: l’azionario europeo è stato venduto in maniera massiccia, con Milano maglia nera del Vecchio Continente e che ha raggiunto perdite provvisorie di oltre il 3% (FTSE MIB), così come la moneta unica contro tutte le altre valute, a beneficio dei cosiddetti “safe haven” quali yen, oro e obbligazionario core (bund in primo luogo). Ad acuire i movimenti, come riferito nel nostro contributo di questa mattina, il ritorno della liquidità sulla piazza di Londra ieri ferma per festività.

Sono però tuttavia attivatisi dei rilevanti ritracciamenti legati al raggiungimento di target importanti come è il caso proprio del cambio principe Eurodollaro che in area 1,1520-50 ha rimbalzato in maniera significativa e potrebbe dunque raggiungere le prime resistenze di breve a 1.1600/15. Discorso simile ha riguardato il cambio UsdJpy risalito di oltre 50 punti dai minimi di giornata a 108,40 e l’oro che ha addirittura effettuato un cambio di rotta che potrebbe – se avvalorato da una negativa chiusura giornaliera – ricondurlo sui supporti strategici a 1.280 dollari l’oncia.
Va ricordato che l’America riapre i battenti dopo il lungo weekend e occorrerà prestare massima attenzione ai benchmark azionari, S&P500 e Dow Jones su tutti. Il primo ha mostrato cedimenti significativi sotto 2.700 punti, in grado di approfondire verso 2.680. Un riassorbimento in chiusura sopra 2.710 potrebbe favorire invece spunti rialzisti verso 2.740 in ottica multiday.
Più vicino ai supporti tecnici invece il Dow Jones in grado pertanto di arrestare il sell off  a 24.450 a beneficio di area 24.650

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