Pagare la spiaggia col bonus vacanze

spiaggia

Anche il servizio spiaggia, allo stabilimento balneare, può essere compreso nel bonus vacanze usufruibile da pochi giorni a questa parte. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate, spazzando via un dubbio che attanagliava molti. E ha creato pure molte discussioni in questi giorni, tra i gestori turistici e i primi vacanzieri in trasferta. Si possono certamente pagare col bonus ombrellone, cabina e sdraio, purché facciano parte di un pacchetto. I servizi balneari prescelti devono essere inclusi nella fattura emessa da un unico fornitore. Cioè dall’albergo, dalla pensione o dal bed & breakfast prescelto per trascorrere le vacanze. Ma ci sono altre possibilità. Vediamo quali.

Pagare la spiaggia col bonus vacanze

Anche gli alloggi per vacanze e altre strutture per soggiorni brevi (come ad esempio resort, ostelli, villaggi turistici, bungalow o villette per vacanze) sono invitati a includere nella loro offerta il servizio spiaggia o il servizio piscina. Lo sconto è valido anche per chi prenota con agenzie di viaggio e tour operator. Restano esclusi i titolari di appartamenti affittati occasionalmente, vale a dire coloro che svolgono un’attività alberghiera o agrituristica in modo non abituale.

Come si accede al bonus

Il bonus vacanze si può spendere più facilmente di quanto si immaginava, ma sempre una volta sola. Per richiederlo, occorre installare l’applicazione IO, resa disponibile da PagoPa e scaricabile dai principali stores digitali. Con l’identità digitale Spid o la Carta d’identità elettronica (Cie 3.0), sarà possibile effettuare la richiesta, dopo la verifica dei requisiti di concessione del bonus.

 Pagare la spiaggia col bonus vacanze

E ora vediamo come si paga. Bisogna presentare una Dichiarazione sostitutiva unica – Dsu – in corso di validità, da cui risulti un Isee inferiore a 40 mila euro. Solo chi ha diritto al bonus, otterrà un codice univoco e un QR-code da mostrare al titolare della struttura per l’applicazione dello sconto.

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