Pagamenti online? Varranno 100 trilioni di dollari

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Il futuro è Internet. Anche per la finanza e i pagamenti online. Ne sanno qualcosa le banche di tutto il mondo, comprese quelle italiane, che sono sempre più costrette a tagliare sportelli e dipendenti.

Banche in crisi e pagamenti online

Nuove forme di finanziamenti che bypassano il sistema di credito finora conosciuto. Ma anche strumenti finanziari alternativi come alternative sono anche le forme di pagamento che si stanno diffondendo.

Un esempio? PayPal, il cui CEO ha una visione chiara del futuro dei pagamenti digitali. Si tratta di un mercato dalle infinite potenzialità che potrebbe arrivare a valere $ 100 trilioni. Il boom dei pagamenti P2P o peer-to-peer sta prendendo piede in tutto il mondo. Un esempio arriva anche dalle piattaforme che usiamo tutti i giorni: Amazon, Apple e Alibaba hanno creato servizi di pagamento che permettono di saldare conti anche in modalità contactless.

Anche la Brexit aiuta

Una strategia che ha spinto moltissime aziende a collaborare con più piattaforme di pagamenti online per riuscire ad offrire la più ampia gamma di pagamenti per i consumatori. E ancora. In vista della Brexit e del caos che si sta creando intorno ad un evento senza precedenti, gli esercenti stanno ampliando lo spettro delle offerte. Il primo passo è stato quello di  accettare valute straniere (dollari, euro e anche yen) in misura maggiore rispetto al passato. Il tutto nonostante la sterlina sia da sempre vista come moneta forte.

Nuove forme di pagamento online

Il secondo, invece, è stato quello di aprire le porte a forme di pagamento alternative alle classiche carte di credito/debito. In alcuni casi anche Bitcoin. Per il momento quest’ultima opzione è ancora minoritaria, ma dimostra come il mondo dei pagamenti prima, e della finanza poi, siano al centro di una rivoluzione copernicana.

Il caso PayPal

Un altro esempio può essere anche PayPal. Nato dalla fantasmagorica fantasia di Elon Musk, a sua volta ideatore di Tesla, l’azienda è stata pioniera nel sistema dei pagamenti alternativi. Attualmente la sua strategia sarebbe quella di puntare verso i mercati emergenti dell’Asia, zona riconosciuta da più parti come una delle regioni a più rapida crescita. Non solo economica, ma anche demografica. Basti pensare che in Asia ci sono realtà come India, Cina e Giappone. Stringere partnership con realtà come Amazon e Alibaba (che vedono una crescita media del 40% nella regione) può essere la carta vincente per il futuro.

 

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