Otterrà da 254,74 fino a 815,20 euro dall’INPS il lavoratore che presenterà questa domanda

INPS

L’INPS si occupa di garantire alcune prestazioni e ammortizzatori sociali fondamentali per i lavoratori. In particolare, in tempi di crisi e recessione. Esistono varie tipologie di fondi istituite per rispondere alle altrettanto varie esigenze dei lavoratori. Tra queste abbiamo la Gestione Separata INPS. Si tratta di un fondo pensionistico al quale liberi professionisti e lavoratori autonomi, senza una cassa specifica, devono iscriversi.

La Gestione Separata assolve nei confronti di professionisti ed autonomi i compiti classici dell’INPS. Ovvero, garantire le prestazioni di pensione, invalidità, pensione anticipata, supplemento di pensione ad altri ammortizzatori sociali. È il datore di lavoro che normalmente paga i contributi previdenziali ai propri dipendenti. Invece, professionisti e autonomi devono assolvere a questo onere autonomamente. Se tali lavoratori hanno già una loro cassa specifica, dovranno pagare i contributi a questa cassa. Se invece questa cassa non esiste, c’è la Gestione Separata dell’INPS.

Otterrà da 254,74 fino a 815,20 euro dall’INPS il lavoratore che presenterà questa domanda

Trattando di ammortizzatori sociali è particolarmente interessante l’ISCRO, che spetta ai liberi professionisti della Gestione Separata. Questi devono esercitare arti e professioni come professione abituale. A questo proposito l’INPS con il messaggio 1569 del 2022 fornisce importanti chiarimenti rispetto a questo strumento.

In particolare, rende noto che dal 1 maggio 2022 riaprono i termini per presentare richiesta di ISCRO. Questo ammortizzatore è pensato per i lavoratori che hanno visto una riduzione del proprio reddito superiore al 50%. Questo prendendo come riferimento l’ultimo anno rispetto alla media dei tre anni precedenti. I lavoratori che rimangono fuori sono quelli che hanno già chiesto l’ISCRO per l’anno passato, perché tale indennità spetta una volta sola per il triennio 2021-2023.

La circolare INPS

È il lavoratore stesso che con autocertificazione, presentata con la domanda di ISCRO, attesta la diminuzione del proprio reddito del 50%. Come altri requisiti per l’accesso all’ammortizzatore, serve una Partita IVA aperta da almeno 4 anni. Oltre a questo, avere dichiarato un reddito che non superi i 8.145 euro nell’anno precedente la domanda.

Dunque, otterrà da 254,74 fino a 815,20 euro dall’INPS il lavoratore che presenterà la domanda di ISCRO. L’INPS erogherà l’ammortizzatore sociale per 6 mesi. L’indennità equivarrà al 25% del 50% dell’ultimo reddito dichiarato. Come detto esiste un limite minimo e massimo, per il 2022 questo si attesta tra i 254,75 e gli 815,20 euro. L’INPS aveva aperto le domande per l’anno passato tra luglio e ottobre 2021. Mentre per il 2022, come anticipato, le richieste partono dal 1 maggio fino ad ottobre 2022.

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