Oro verso i 2mila euro entro pochi mesi?

Oro

Ultimamente l’oro è tornato a far parlare di sé. Dopo un lungo periodo di quiescenza, il metallo giallo ha potuto approfittare di un nuovo rally che lo ha portato a superare con forza i 1400 dollari l’oncia.

Le prospettive sull’oro

Anche se attualmente i prezzo è ritornato poco sopra i 1393 dollari, le prospettive per la fine dell’anno sono particolarmente incoraggianti. Almeno stando a quanto dichiarato dagli esperti, primi fra tutti quelli di Ubs che confermano il ruolo dell’oro un utile asset strategico per coprire i rischi. A nulla servono le tariffe imposte dall’India sull’oro in entrata (dal 10 al 12,5%) perché storicamente la domanda indiana resta sempre alta nonostante eventuali maggiorazioni. Ultima incognita: la Federal Reserve  le sue prossime decisioni in ambito di politica monetaria.

Ottimista sull’oro è anche David Roche, secondo cui è meglio mantenere il metallo giallo in portafoglio, insieme a Treasury. I tagli dei tassi da parte della Fed hanno permesso un’accelerazione che, dopo la pubblicazione degli ultimi dati sul mondo del lavoro, ha visto un rallentamento. In altre parole: di fronte alla prospettiva di un taglio del costo del dollaro, implicita ammissione di difficoltà economiche e finanziarie, il bene rifugio per eccellenza ha capito di avere di nuovo una possibilità di recupero.

Ottimismo degli analisti

Possibilità che però ha registrato un dubbio in merito, dopo le cifre che vedevano una ripresa non solo delle nuove assunzioni ma anche del salario medio, in aumento, sebbene al di sotto delle stime. Per quale motivo, allora, puntare sull’oro?

Secondo Roche non si deve commettere l’errore di dimenticare le mai sopite tensioni sul commercio internazionale, tensioni che  sono state messe in stand buy dalla ripresa dei colloqui. In realtà i mercati hanno interpretato la decisione a margine del G20 di Osaka, arrivata dal presidente Usa Donald Trump e da quello cinese Xi Jinping come un gesto positivo e di buona volontà da entrambe le parti. Resta però il fatto che, come sottolineato dai media cinesi e non di meno da quelli statunitensi, la strada per un’eventuale firma è ancora lunga. E le incognite sono ancora tante. Partendo da questi presupposti è facile, dunque, capire come l’oro possa, in ogni momento, riuscire a trovare una spinta.

Oro: la view di ProiezionidiBorsa e i livelli da monitorare

Le probabilità sono per ulteriori rialzi almeno fino al febbraio del 2020 dove è possibile anche raggiungere targets fra i 1.700 e i 1.850$. Finchè l’area dei 1.310$ reggerà al rialzo, nei prossimi 1/3 mesi sono possibili ulteriori allunghi sopra i 1.500/1.620$.

Approfondimento

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