Oro: tornano i tori! Le previsioni degli esperti

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L’oro torna in scena. O per meglio dire, torna a brillare. E con lui anche i tori che sperano in un rialzo. Ecco le previsioni degli esperti sull’oro.

Tornano i tori sull’oro. Le previsioni degli esperti

Per Citi le previsioni sull’oro vedono il metallo giallo a 1.450 dollari l’oncia entro i prossimi tre mesi. Perché? Un dollaro debole è lo scenario più prossimo sul fronte valutario. Anche perché, sebbene un po’ tutte le banche centrali abbiano fatto capire di voler continuare con le strategie accomodanti, la Fed è percepita come l’istituzione che potrà adottare le misure più incisive. Tradotto in altri termini, tra euro e dollaro dovrebbe essere il biglietto verde a scendere di più. Ebbene di fronte a questo scenario, l’oro ha ripreso a correre. Dopo le parole di Jerome Powell nell’ultima conferenza stampa, in ordine di tempo, della Fed, il metallo giallo è salito del 4%.

Perché l’oro è salito?

A questo si aggiunga che il taglio dei tassi e le operazioni di stimolo, sono rimedi solitamente adottati durante i periodi di crisi. Il che è un’ammissione indiretta del fatto che i dati macro pubblicati ultimamente, potrebbero continuare non solo a non essere incoraggianti ma anche a scendere.

Da non dimenticare un altro particolare determinante: gli Usa. Dopo l’abbattimento del drone da parte di Teheran, drone di fattura statunitense, sono salite, e non poco, le tensioni tra i due paesi, storicamente nemici. Il tutto, ricordando anche che l’Iran ha già annunciato di essere pronta a violare i limiti fissati dal Piano d’azione congiunto globale (Joint Comprehensive Plan of Action – JCPOA), meglio noto come accordo sul nucleare, per le quote di uranio arricchito. Ne consegue che gli investitori hanno deviato una parte dei loro capitali verso il bene rifugio per eccellenza. Solitamente, in nome della regola aurea della diversificazione, parte del portafoglio dev’essere dedicata all’oro come misura strettamente precauzionale. In teoria, e solo in teoria visto che ogni portafoglio fa storia a sé, questa percentuale è orientativamente stabilita intorno al 5%.

Il portafoglio ideale

Ovviamente, però, è suscettibile di aumento, in caso di pericoli in vista sullo scenario internazionale come in questo caso, ma anche di diminuzione qualora il panorama si dimostri tranquillo. Sempre ritornando alla Fed è interessante notare come nel giro di sei mesi le prospettive delineate dall’istituto siano radicalmente cambiate. Di fronte ad una volontà di aumentare i tassi anche due volte nel corso di questo 2019, adesso si parla di tagliare il costo del denaro.

Altro fattore che ha aiutato l’oro nelle ultime settimane è stato lo stop ai colloqui tra Usa e Cina. Uno stop che, sebbene non significhi la fine delle trattative, indica comunque una stasi che in circa 30 giorni non è riuscita ad essere risolta.

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