Oro o petrolio? Cosa dicono gli analisti

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L’oro è il bene rifugio per eccellenza. Il petrolio è la chiave di volta dell’economia mondiale. Chi scegliere tra i due come investimento?

Il dilemma

La domanda non trova una risposta univoca. Indubbiamente, a seconda del tipo di portafoglio o di investimento, sarà meglio preferire l’uno o l’altro. Ma per chi volesse, si può facilmente fare una panoramica sui due asset. Anche perché ognuno dei due ha solidi motivi per essere scelto. A prescindere dalla storia, gloriosa, che li contraddistingue.

Petrolio

Il famoso oro nero sta attraversando un periodo estremamente particolare. La rivoluzione del fracking, cioè dell’estrazione di greggio dalla frantumazione delle rocce bituminose, ha avuto conseguenze inaspettate. La prima è stata un’overdose di materia prima sul mercato, con un crollo che ha portato il barile a sfiorare i 20 dollari. La ripresa è stata lunga ed incerta ed attualmente il greggio statunitense si aggira intorno a 57,5 dollari al barile. Dall’altra parte, il Brent, altro benchmark internazionale, è arrivato poco sopra i 67.

Il cambio degli equilibri

Altra conseguenza è stata quella di rendere l’Opec più debole. Il motivo? Gli Stati Uniti, proprio grazie allo shale oil (il petrolio prodotto dal fracking) sono riusciti a diventare, nel giro di pochi anni, i primi produttori al mondo. Non solo hanno superato alleati potenti come l’Arabia Saudita ma anche la Russia. E per di più sono diventati anche una potenza esportatrice. Un evento che ha del miracoloso se si pensa che fino a 3 anni fa era proibito esportare petrolio statunitense. Lo “spending bill” promosso dai Repubblicani, è stato infatti approvato solo a fine 2015.

E l’oro?

Da parte sua il metallo giallo continua a sfruttare le incertezze a livello internazionale. Non ancora superata la paura della crisi che aleggia sul metallo giallo. Complici le politiche monetarie delle banche centrali, il metallo giallo ha dapprima sfiorato i 1.200 dollari l’oncia per poi ritornare con una certa forza oltre i 1300.

Cosa spinge l’oro?

Attualmente l’oro è riuscito a infrangere la barriera, attestandosi a 1.306 dollari l’oncia. A dare una mano, anche la domanda nei mercati emergenti, domanda che tende ad essere influenzata dal prezzo. In particolare quella di Cina e India. Nella seconda, infatti, l’oro non è solo un investimento ma anche uno status symbol con forti valenze religiose. A questo si aggiunga anche un progressivo indebolimento del dollaro, sempre a causa delle banche centrali.

Oro: dove acquistare in ottica Buy and Hold di medio lungo termine?

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Petrolio: dove acquistare in ottica Buy and Hold di medio lungo termine?

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