Oro, in vista nuovi massimi? Ecco cosa aspettarsi nei prossimi mesi

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Può apparire inspiegabile la caduta dell’oro nella giornata di venerdì 29 febbraio, la seduta della grande paura. Nella ultima giornata di contrattazioni della settimana peggiore dal 2008 per le borse mondiali, anche il metallo giallo ha ripiegato sotto i colpi delle vendite. Perché i prezzi dell’oro hanno ceduto così vistosamente, considerato che è un bene rifugio per eccellenza? La ragione è che quando il panico prende i mercati, gli operatori vendono a piene mani tutto.

Il fenomeno insolito che ha fatto calare l’oro

La seduta di venerdì 29 per il metallo giallo è stata la peggiore dal 2013 con una perdita secca di oltre il 3%. Fa ancora più impressione per due motivi: i prezzi venivano da una salita iniziata a fine novembre del 15%. Il secondo motivo riguarda la caratteristica del metallo come bene rifugio, quando sui mercati c’è tempesta gli operatori si rifugiano nell’oro. Ed è così, solamente che venerdì 29 è accaduto un fenomeno insolito, gli operatori hanno venduto l’oro per coprire i margini richiesti a seguito delle perdite subite. A fronte del calo dei prezzi, gli investitori hanno scelto di liquidare parte degli asset in guadagno per ripianare le perdite di portafoglio

La corsa  non è finita

Il calo della seduta di venerdì 29 è stato solo un episodio, i prezzi del metallo giallo sono destinati a salire. Tra molti operatori è diffusa l’opinione che il bene rifugio possa tornare a testare i massimi assoluti.  L’opinione si basa sul fatto che molti sono convinti che gli effetti del coronavirus sulle economia mondiali sono solo agli inizi. Tutta la catena produttiva è stata “infettata” e ci vorranno mesi prima che l’economia mondiale torni a crescere ai ritmi precedenti la crisi.  Basti pensare che JP Morgan ha tagliato le stime della crescita mondiale nel primo trimestre da un +2,6% a meno 0,1%. E questo rallentamento inevitabilmente si ribalterà sui mercati azionari, certamente su questi settori più legati al ciclo economico. Il 24 febbraio l’oro ha sfiorato quota 1700 dollari per poi ripiegare.  Non lontano dai 2000 dollari del massimo storico, e considerando anche che a maggio dello scorso anno stava a 1300 dollari

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