Orbitali planetari di Gann con quotazioni inferiori a 360

mercati azionari

Abbiamo affrontato, in precedenti occasioni, il tema di come trasformare quotazioni di mercato in posizioni planetarie e viceversa.

Il metodo illustrato faceva riferimento a quotazioni superiori a 360, e da qui la necessità di dividere per 360.

Oggi affrontiamo, invece, il tema degli orbitali planetari di Gann con quotazioni inferiori a 360.

Tipica situazione, ad esempio, di rapporti valutari, come l’euro dollaro.

In questi casi, come procedere?

Come spesso succede, realizzare i necessari calcoli è più semplice, che spiegarlo.

Orbitali planetari di Gann con quotazioni inferiori a 360

Immaginiamo, ad esempio, di voler rapportare la posizione di un pianeta, che si trovi a 250 gradi di posizione cumulata sullo zodiaco, ad una quotazione di mercato di 1.7.

Può quindi essere interessante trasformare posizioni planetarie che sono distanti dalle quotazioni di mercato, anche se entrambe rientrano entro il valore di 360.

Ad esempio se una quotazione di mercato si trova attorno ai valori di 1, o di 1 seguito da decimali, come rapportiamo valori anche di centinaia di gradi?

Dobbiamo procedere trovando un cosiddetto fattore di scala.

Il metodo

Si procede come segue, eseguendo i seguenti passaggi

  1. Si moltiplica la quotazione di mercato per 360, da cui ricaviamo un risultato R1.
  2. Se R1 è superiore a 360, si sottrae 360 da R1, e si ottiene R2.

R1 o R2, qualora R1 sia superiore a 360, rappresentano la conversione della quotazione di mercato in posizione astrale.

  1. Si divide R1 o, invece, R2, qualora R1 sia superiore a 360, per la quotazione di mercato, e si ottiene il fattore di scala, con cui dividere le posizioni dei pianeti nello zodiaco.
  2. Si divide quindi la posizione di un pianeta per il fattore di scala, ottenendo la posizione dell’orbitale planetario di riferimento.
  3. Aggiungendo o sottraendo una unità per volta al fattore di scala, troviamo gli altri coefficienti per ottenere altri orbitali planetari.

Un esempio

Partiamo dai dati sopra ipotizzati: posizione di un pianeta a 250 gradi sullo zodiaco e quotazione di mercato a 1,7.

Essendo entrambi questi dati inferiori a 360, si potrebbe pensare di individuare solo posizioni astrali prossime a 1,7.

Ma è invece possibile anche rapportare a 1,7 posizioni astrali inferiori a 360, ma distanti.

Quindi procediamo come segue: 1,7X360=612 (R1).

612-360=252 (R2).

252/1,7=148,23 (fattore di scala).

250/148,23=1,68.

Volendo quindi trovare altri orbitali planetari, partiamo dal fattore di scala trovato, 148,23, e consideriamo di sottrarre o aggiungere, di volta in volta, una unità.

Ossia: 147, 146, 149, 150 etc.

Quindi, ad esempio, avremo:

250/146=1,7123, oppure 250/149=1,67, etc.

Abbiamo quindi proposto un metodo di calcolo, per applicare il metodo degli orbitali di Gann ai mercati, quando le quotazioni sono inferiori a 360. Al fine di rapportare anche posizioni astrali lontane dalle quotazioni, anche se inferiori a 360.

Questa è la dimostrazione che, con un po’ di pratica e di ragionamento, si possono scoprire questi ed altri interessanti metodi, patendo da quelli che Gann utilizzava, peraltro formulandone anche di nuovi.

Il tutto sulla base di una impostazione astronomica, decisamente meno conosciuta degli altri metodi, riconducibili invece ad analisi geometriche, come i vettori angolari o i quadrati.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

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