Opportunità di investimento su un settore stupefacente

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C’è un’ opportunità di investimento su un settore stupefacente!

Quando si investe si guarda sempre a chi, lasciato indietro per diversi motivi, è sull’orlo di un possibile rally. Adesso, però, il rally in questione potrebbe arrivare su un settore stupefacente.

La Cannabis made in Usa

Dopo una serie di consultazioni elettorali, negli Usa alcuni stati tra cui Oklahoma, Michigan, Missouri e persino il conservatore Utah hanno deciso di approvare l’uso della marijuana. Attualmente, però, il più grande mercato è il Canada. Ma quello della marijuana potrebbe essere un settore sul punto di decollare. E per diversi motivi.

L’aiuto, insperato, della politica

Il primo sono le modifiche legali in arrivo al Congresso. Stando a quanto previsto, infatti, i parlamentari dovrebbero votare una legge (il cosiddetto STATES Act) secondo la quale finché i residenti seguiranno le leggi dello stato, il governo federale non avrà facoltà di intervenire. Lo STATES Act, di fatto, elimina due incongruenze di fondo che creavano non pochi problemi.

Opportunità di investimento. Meno burocrazia

Il primo è la “burocrazia” federale. Precedentemente, a causa dei paletti dati dalle leggi di Washington, molte banche erano diffidenti a concedere prestiti alle aziende di settore. Inoltre, adesso, si pensa anche ad alcune leggi ad hoc proprio per gli investimenti in marijuana. Tutto questo permetterà agli investitori di avere più strumenti tra cui scegliere. Il secondo punto riguarda la declassificazione da parte della Drug Enforcement Administration (DEA) della cannabis dal gruppo Schedule 1 (che raggruppa anche Eroina, LSD ed ecstasy) a Schedule 5 (con include tutti quei farmaci acquistabili più facilmente ed ovunque).

Presidenziali 2020

Il fattore politico potrebbe essere un altro catalizzatore. Infatti quella del 2020 sarà la prima corsa presidenziale in cui i candidati si esprimeranno direttamente sull’argomento. Una strategia che nasce dal fatto che i due terzi degli adulti statunitensi sono a favore della legalizzazione. Numeri alla mano, oltre al 75% dei  democratici a favore, c’è anche il 53% dei repubblicani che ora sostiene la legalizzazione della marijuana.

Opportunità di investimento e la grande distribuzione

E anche in questo caso si avrà una conseguenza quasi immediata: la diffusione dell’olio di cannabidiolo (CBD) derivato dalla canapa. Una sorta di “cugino” non-psicoattivo della marijuana che è stato usato da anni per il trattamento di alcune patologie tra cui depressione e dolore cronico. Una sostanza che, ormai, è riconosciuta come utile e priva di effetti collaterali. Con le nuove disposizioni sarà possibile per i prodotti contenenti CBD (olio di cannabis) e derivati raggiungere gli scaffali della grande distribuzione.

Approfondimento

Sell in may and go away

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