Opportunità convincenti nel mezzo della crisi

Mercati

Opportunità convincenti nel mezzo della crisi. Ci sono? Ci potrebbero essere, almeno in un futuro prossimo? Sicuramente ci sono, ma bisogna guardarsi intorno con attenzione.

Questo è il più grande shock economico della nostra vita. Abbiamo già visto infrangere una buona parte di record, purtroppo. Il crollo più veloce di sempre, il più grande stimolo e le maggiori perdite sul mercato del lavoro. I mercati sono entrati in questo crollo quasi da esaltati, scambiando su valutazioni molto alte. Solo in tre periodi le valutazioni sono state così elevate: 1929, 2000 e 2020. Ma soprattutto, in tutte queste crisi, c’è sempre stato un effetto domino. Quindi, in questa crisi, dobbiamo pensare a quali saranno le conseguenze e le seconde ondate. Ciò è particolarmente vero per le società che si sono quotate di recente, e che non hanno ancora registrato utili.

Le implicazioni di questa situazione hanno una lunga strada da percorrere, e sono tutto meno che chiare.

Questo tipo di shock porta sempre un sacco di opportunità. La cosa fondamentale è che bisogna essere in grado di coglierle. Per questo motivo è necessario avere un portafoglio ben diversificato, in grado di cogliere il miglior valore in Italia, o a livello globale. Ma anche di avere la flessibilità di detenere un po’ di liquidità per difendere il portafoglio.

Gli investimenti a valore aggiunto, a lungo termine, hanno mostrato una propensione ad aggiungere valore nel lungo periodo. Come nella Grande Crisi Finanziaria, i titoli value nel settore finanziario, energetico e delle risorse sono stati i più sensibili al crollo. Ma, una volta che i mercati hanno toccato il fondo nel marzo 2009, i titoli value hanno fortemente sovraperformato.

Questo è stato il risultato della loro forte ripresa da livelli pessimi, e dei benefici della ripresa ciclica. Condividiamo le stesse prospettive di allora. In un’ottica di lungo periodo, riteniamo che le nuove posizioni da assumere, e quelle esistenti potenzialmente incrementate, debbano essere state tutte in società di alta qualità che operano a valutazioni scontate. Un approccio qualitativo e di valore, unito a flessibilità della strategia d’investimento concordata col proprio consulente, permetterà di sovraperformare. E permetterà di farlo non solo con il calo dei mercati, ma anche con la loro crescita, mantenendo comunque un portafoglio orientato al valore.

Opportunità convincenti nel mezzo della crisi

Il bilancio delle aziende è critico in tempi di stress del mercato. Questo è stato evidente nelle aziende migliori, poiché i loro solidi bilanci hanno fornito una certa protezione al ribasso durante la parte iniziale della vendita. Poiché i mercati sono scesi a marzo, bisognava identificare e valutare le società esposte ai rischi a seguito di COVID-19, ed eliminarle dal portafoglio, o ridurle significativamente come esposizione. Per esempio, bisognava fare questo con le società di navigazione crocieristica, con le compagnie aeree, i titoli azionari della ristorazione e dell’Hotellerie, le agenzie di viaggi ed il settore turismo tout-court. Riteniamo che vi sia un’elevata correlazione tra gli eventi macroeconomici e l’impatto sulle banche. Quindi, senza eliminarle, bisognava ridurre le posizioni in questo settore, partendo dai titoli più in positivo (come si dovrebbe sempre fare).

E se avevate liquidità, questa era da impiegare proprio durante la crisi.

E in quelle società che avevano valutazioni scontate a causa della volatilità del mercato. Alcune di esse hanno negoziato anche a sconti del 40% – 50%. Queste società sono aziende di alta qualità con livelli di indebitamento conservativi, una gestione solida e ricavi ricorrenti. Qualche nome che abbiamo suggerito, a livello globale?

Persimmon nel Regno Unito, dove erano ottime occasioni anche National Grid, Tesco, Unilever e Reckitt-Benckiser. In Australia, Macquarie Group a livello bancario e Crown Resorts a livello alberghiero avevano, e hanno, valutazioni molto interessanti. In America, tralasciando i titoli tech, che hanno fatto balzi da giganti, suggeriamo di puntare sui titoli industriali, che saranno la base della ripresa. Se si hanno i nervi ben saldi, Boeing è il titolo giusto, così come quelli del settore difesa e spazio.

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