Oltre bollette e imposte varie un’altra tassa incombe sui conti correnti e pochi conoscono il modo di evitarla

conto corrente

Chi sta utilizzando il conto corrente come forma di risparmio deve cominciare a preoccuparsi. Le condizioni del mercato stanno cambiando rapidamente e una nuova tassa graverà nel 2022 sui soldi giacenti infruttuosi in banca. Non bastano i rincari diffusi in arrivo, oltre bollette e imposte varie un’altra tassa incombe sui conti correnti e pochi conoscono il modo di evitarla.

Il prossimo anno potrebbe essere un calvario per gli italiani in termini economici. Aumenti e rincari scatteranno in ogni settore, su prodotti e su servizi. Le bollette di luce gas saranno le prime a schizzare in alto. Secondo l’ufficio studi di Nomisma il costo delle utenze domestiche nel 2022 potrebbe salire anche del 50%. Gli aumenti non si limiteranno alle bollette ma anche al carrello della spesa. Inoltre ognuno di noi ha già sperimentato il rincaro alla pompa. Chi ha i soldi sul conto corrente dovrà preoccuparsi ulteriormente perché una tassa graverà sui soldi giacenti in banca.

Oltre bollette e imposte varie un’altra tassa incombe sui conti correnti e pochi conoscono il modo di evitarla

L’aumento dell’inflazione è la causa di questi rincari e l’inflazione peserà ora anche sui conti correnti. Chi ancora mantiene i soldi sul conto corrente utilizzandolo come forma di risparmio avrà una brutta sorpresa alla fine del 2022. L’inflazione eroderà il potere di acquisto dei soldi lasciati giacenti infruttuosi in banca. Le ultime stime dell’ISTAT indicano un’inflazione che a novembre si è avvicinata al 4% annuo.

Supponiamo che per tutto il 2022 l’inflazione media sia del 4%. Questo significa che un paniere di beni che all’inizio dell’anno costa 1.000 euro alla fine dell’anno si pagherà 1.040 euro. Chi avesse lasciato 1.000 euro sul conto alla fine dell’anno si vedrebbe ridurre il potere di acquisto di 40 euro. Un’inflazione al 4% può ridurre di 400 euro il potere di acquisto di un capitale di 10.000 euro.
Un risparmiatore come può difendersi da questo pericolo? Semplicemente utilizzando il conto corrente come strumento di pagamento e investendo il capitale accantonato. Per esempio si può puntare sui conti di deposito. Ecco il migliore conto di deposito in assoluto per fare fruttare i soldi ottenere un rendimento sicuro e averli sempre immediatamente disponibili.

I titoli che proteggono dall’inflazione

In alternativa si può puntare sui titoli di Stato legati all’inflazione. I BTP Inflation linked, ma anche il BTP Italia, sono titoli di Stato che si rivalutano con l’aumento dell’inflazione. Quindi la crescita dei prezzi dovrebbe fare salire i valori di queste obbligazioni nei prossimi mesi. Il BTP Italia con scadenza a maggio del 2026 (Isin: IT0005332835) nell’ultimo anno si è rivalutato moltissimo. Al momento dell’analisi il prezzo del titolo è di 106,40 centesimi ed offre a scadenza un rendimento lordo del 2,1%. Il prezzo del BTP era 102,4 centesimi un anno fa. Chi avesse acquistato questa obbligazione a dicembre 2020 e la rivendesse adesso, oltre al rendimento cedolare incassato aggiungerebbe un ulteriore 4% circa di rivalutazione. Niente male.

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