Oggi sui mercati vince la cautela. Gli spunti operativi degli analisti

mercati azionari

Dopo la corsa dei giorni scorsi e i primi cenni di rallentamento, oggi sui mercati vince la cautela. Perché? Prima di tutto si può cominciare col dire che l’euforia nata con l’arrivo di Mario Draghi si sta esaurendo. Gli operatori sono orientati sulle prossime mosse dell’ex numero uno della BCE. In particolare sulla squadra di Governo ma anche, anzi soprattutto, sulle decisioni in materia di riforme e lavoro. Oltre che su quanto sarà stabilito per il Recovery Fun.

L’andamento dei mercati

Intanto, al superamento delle 14, per la precisione alle 14.20, le Borse del Vecchio Continente si presentano in ordine sparso con l’Italia che riesce ancora a strappare il segno più sebbene solo in misura minima. Infatti, numeri alla mano, il Ftse Mib allunga dello 0,2% ma è un’eccezione se si considera che il Dax è in perdita dello 0,05% come anche il Cac 40.

Unica nota positiva tra gli altri indici europei, lo 0,02% del Ftse 100 di Londra. Leggermente differente la situazione di Wall Street. Nello stesso momento, infatti, l’S&P 500, insieme a Dow e Nasdaq, orbitano tutti intorno allo 0,3% in territorio positivo. Dunque, come si vede dai numeri, oggi sui mercati vince la cautela. Soprattutto perché, privi di evidenti market mover, le Borse oggi preferiscono guardare oltre oceano con le trimestrali ma anche, per quanto riguarda i dati macro, con i numeri dell’inflazione di gennaio. Inflazione che riguarderà, per l’Europa, anche la Germania.

I rating a Piazza Affari

Oggi a Piazza Affari, l’andamento vede un trend positivo. Come anche i consigli degli operatori. Infatti per il mercato tricolore da Equita consigliano l’acquisto su Credem (5,50 euro), De’ Longhi (34,40 euro), Enel (9,30 euro), Intesa SanPaolo (2,50 euro) e Snam (MIL:SRG) (5,20 euro). Per i colleghi di Kepler Cheuvreux sono degni di un buy nome i come Astaldi (0,48 euro) ed Esprinet (12 euro).

Gli eventi più importanti nel calendario

Agli orari prefissati si può consultare il calendario macroeconomico per leggere l’esito dei dati macroeconomici pubblicati. Tra gli appuntamenti del calendario macro sono da citare, come già detto, l’inflazione USA di gennaio ma anche quella tedesca. In quest’ultimo caso si parla di un 1% (a/a) contro un -0,3% delle precedenti rilevazioni.

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