OCSE: tassa globale per le multinazionali in 136 Paesi, genererà 150 miliardi di dollari

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Parte l’offensiva OCSE contro lo strapotere delle multinazionali. È stata introdotta una tassa minima del 15%. Per evitare che le grandi aziende consumino risorse nelle grandi nazioni ma sfuggano alla tassazione aprendo la sede legale e fiscale in isole sperdute negli oceani. Oppure stati coperti da montagne ghiacciate. Ora, in 136 Paesi, pagheranno un’aliquota fiscale minima del 15%. Solo 4 paesi, che sono il Kenya, la Nigeria il Pakistan e Sri Lanka non hanno voluto aderire. Secondo l’OCSE questa nuova imposta farà entrare nelle casse degli Stati oltre 150 miliardi di dollari l’anno. Vediamo le prime anticipazioni con la Redazione Attualità di ProiezionidiBorsa. Partirà anche un meccanismo di redistribuzione per evitare che i profitti delle grandi società finiscano in Stati dove le multinazionali hanno una limitata presenza fisica.

OCSE: tassa globale per le multinazionali in 136 Paesi, genererà 150 miliardi di dollari

Nel continente europeo hanno aderito all’ultimo anche Irlanda, Estonia e Ungheria. Il segretario generale dell’OCSE, Mathias Cormann, ha detto che si tratta di un giorno storico. Questo accordo renderà il nostro regime fiscale internazionale più equo e più efficace.

L’annuncio della riforma fiscale internazionale più importante della storia è reso noto inizialmente con un tweet. L’accordo coinvolge tutti i Paesi del G20, tutti i Paesi dell’UE e tutti i Paesi aderenti all’OCSE. “Si tratta di una grande vittoria per un multilateralismo efficace ed equilibrato”.

Con questo patto il sistema fiscale internazionale diventa più aderente per lanciare programmi più impattanti su un’economia globale digitale come quella che viviamo oggi. “Ora dobbiamo vigilare per garantire la sua effettiva applicazione”.

La zampata di Gentiloni

OCSE: tassa globale per le multinazionali in 136 Paesi, genererà 150 miliardi di dollari. Soddisfatta anche la Presidente Ursula von der Leyen: ”Questo accordo è un passo importante verso la definizione di un sistema fiscale globale. La Commissione europea ha sostenuto con forza questo sforzo internazionale che fa felici il nostro ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco. E il numero uno dell’Antitrust Roberto Rustichelli. “Vorrei ringraziare il commissario Paolo Gentiloni e i suoi servizi per il loro instancabile lavoro”. Gentiloni ha sottolineato dal canto suo che dopo la pandemia servono equità e multilateralismo.

Yellen: l’accordo porterà maggiore prosperità

Commenti positivi oltreoceano anche dal Segretario al tesoro USA Janet Yellen. “L’accordo odierno rappresenta un traguardo irripetibile per la diplomazia economica. Abbiamo trasformato instancabili negoziati in decenni di maggiore prosperità, sia per l’America che per il mondo”, ha commentato. La decisione presa in sede OCSE verrà presentata fra pochi giorni a Washington alla riunione dei ministri delle finanze del G20. Poi alla fine del mese sarà all’attenzione dei leader mondiali durante il G20 che si terrà a Roma.

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