OCSE: Italia in ripresa meglio del previsto, ma chiede tasse sulla casa e riforme

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L’Italia riparte a ritmo accelerato. Lo conferma l’Organizzazione mondiale per la cooperazione e lo sviluppo economico OCSE. Nel suo ultimo rapporto, ha rivisto al rialzo le previsioni di ripresa economica del nostro Paese fino a dicembre. Il PIL segnerà un +5,9% e non +4,5% nel 2021 e un +4,1% nel 2022. Ma c’è dell’altro. Stava tornando la fiducia nelle nostre famiglie dopo un calo dell’8,9% nel 2020. Ma ora ce la smorzano subito: l’OCSE chiede infatti di tassare case e successioni. Vediamo perché con la Redazione Attualità di ProiezionidiBorsa.

Sotto gli occhi dei grandi investitori

Appena abbiamo potuto riavviare i motori del turismo, della moda e dell’agroalimentare, sono arrivate le buone notizie, relative soprattutto al secondo semestre. Se ne parla con favore nel nuovo report “Economic Survey of Italy”, un documento molto letto dagli investitori internazionali che acquistano azioni italiane o grandi lotti dei nostri titoli di Stato. Quindi, per OCSE: Italia in ripresa meglio del previsto, ma chiede tasse sulla casa e riforme. Ma il report non contiene solo dati, ci sono anche consigli e critiche. La pagella, insomma, non è buona per tutti i ministri del Governo Draghi.

Esortazioni e bacchettate

L’OCSE approva l’azione del governo italiano a proposito del sostegno a famiglie e imprese colpite dalla pandemia. Sono misure importanti fino a quando la ripresa non sarà saldamente in corsa. Ma chiaro che per ora non paiono abbastanza mirate. Gli economisti OCSE auspicano una riforma della spesa pubblica e della politica fiscale quanto mai accelerata. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, insomma, piace a metà. Tanto che scrivono: “Le spese legate alle pensioni superano gli investimenti in infrastrutture, istruzione e formazione. Risultano penalizzati i giovani, molti dei quali sono senza lavoro e a rischio povertà”. Pochissime donne con figli lavorano, perché in Italia non ci sono abbastanza asili per l’infanzia. E quelle che lavorano non fanno progressi perché non ci sono strutture adeguate a migliorare la formazione degli adulti.

OCSE: Italia in ripresa meglio del previsto, ma chiede tasse sulla casa e riforme

Andiamo avanti con le critiche. Le tasse sul lavoro sono alte e i capitali stranieri scappano. L’OCSE dà ragione alle nostre imprese che lo affermano da sempre, col presidente di Confindustria Carlo Bonomi. “Occorre una riforma fiscale nazionale per ridurre la complessità del sistema e le tasse sul lavoro” – si legge nel rapporto. “Servono meno spese fiscali. Ma anche un miglior uso della tecnologia e dei pagamenti con carta”. Bisogna attuare una crescita più forte, più verde, più equa e più digitalizzata, che andrà a beneficio di tutti gli italiani.

Maggior imposte su beni, immobili e successioni

Abbiamo appena parlato di benefici, ma ecco un passaggio del report che non piacerà per nulla alle famiglie. L’OCSE chiede tasse più alte su immobili e successioni. A cosa servirebbe questo odiatissimo drenaggio sulle famiglie proprio mentre la precarietà del lavoro da qui a fine anno tiene tutti col fiato sospeso? Lo chiarisce il segretario generale dell’OCSE Mathias Cormann. A finanziare la grande riforma del settore pubblico. Bella idea, se non fosse che il 3 e il 4 ottobre ci sono le elezioni comunali in 1.000 città. Vale a dire un bel test per sondare l’umore dei contribuenti.

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