Occupazione Usa e Grecia

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Il mercato del lavoro Americano sta affrontando una delle fasi più rosee degli ultimi anni con l’ulteriore conferma del trend positivo arrivata ieri dal dato sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione che scendono a 255 mila unità dalle 285 mila attese. Considerando che anche la dinamica salariale a stelle e strisce sta recuperando vigore, la FED può sentirsi sufficientemente sicura che uno dei due obiettivi del proprio mandato duale sta raggiungendo l’obiettivo prefissato: un’ulteriore conferma alla posizione di chi sostiene che il prossimo rialzo dei tassi avverrà a Settembre di quest’anno, fermo restando che il prossimo appuntamento con il FOMC rappresenterà lo spartiacque formale in cui obbligatoriamente il governatore Yellen dovrà fornire qualche elemento concreto in direzione del rialzo.



Sul fronte europeo, assicurati i primi due pacchetti di riforme che hanno assicurato alla Grecia prestito ponte e la garanzia di riapertura dei tavoli negoziali di Bruxelles, il percorso a ostacoli per l’esecutivo di Atene non è ancora concluso. La scadenza del 20 Agosto infatti rappresenta quella che molti definiscono la deadline ultima per il rimborso di 3.5 miliardi alla BCE, soldi che Atene non ha e che dovrà sbloccare solo con il terzo pacchetto di aiuti che verrà rilasciato solo al termine della fase negoziale che ricomincia in queste ore.

Mentre sul piano europeo le acque sembrano più calme, la vera partita è ora in patria: Syriza, il partito del primo ministro, che ha già perso una fetta consistente di parlamentari che fanno capo a Piattaforma Sinistra, sembrava destinato ad una ulteriore scissione interna, poi rientrata. Ritorna nei ranghi, almeno momentaneamente, anche l’ex ministro delle finanze Varoufakis dopo la boutade dei giorni scorsi in cui ha esplicitamente e duramente attaccato Tsipras.

 

Market Movers

Alle 3:45 in Cina il dato preliminare PMI manifatturiero elaborato da HSBC è atteso in rialzo a 49,7 dal 49,4 della rilevazione precedente.

Alle 9:30 in Germania il dato preliminare PMI manifatturiero è atteso invariato a 51,9.

Alle 10:00  in eurozona il dato preliminare PMI manifatturiero è atteso stabile a 52,5 rispetto alla lettura scorsa, il dato preliminare PMI servizi è atteso in ribasso a 54,2 dal 54,4 della rilevazione precedente. L’indice composito Markit preliminare è atteso in calo a 54,0 dal 54,2 precedente.

Alle 16:00 negli Stati Uniti il dato sulle vendite di case nuove è atteso stabile a 546 mila unità rispetto alla rilevazione scorsa.

 

EURUSD

Dopo il sensibile miglioramento delle tensioni sul tema greco, la moneta unica torna a salire dai minimi della scorsa settimana riportandosi in area 1.10 durante la giornata di ieri. L’arretramento fino a 1.0970, dove scambia in apertura dei mercati europei arriva dopo un pomeriggio all’insegna del protagonismo del mercato del lavoro statunitense dove il dato sulle nuove richieste di sussidi, ai minimi storici, ha contribuito ad un rafforzamento del biglietto verde. L’attesa per oggi è per un ritorno sui livelli di 1.10 grazie ai dati sul comparto manifatturiero in Europa atteso in consolidamento del trend positivo e negli Stati Uniti dove la situazione risulta ancora controversa per l’incidenza del calo delle quotazioni del greggio sul settore industriale.

 

GBPUSD

La sterlina, in una delle peggiori sessioni delle ultime settimane, ha perso consistente terreno nel rapporto con il biglietto verde riportandosi ieri dai massimi a 1.5670 fino in area 1.55 dove scambia in preapertura dei mercati europei. La débacle dei dati sulle vendite al dettaglio unita all’ottima performance del mercato del lavoro a stelle e strisce hanno portato ad un sostanzioso sell off di cable che si appresta ad affrontare una giornata in laterale da attore non protagonista visto che l’attenzione è totalmente concentrata su Europa e Stati Uniti.

 

USDJPY

Dopo una sessione asiatica non particolarmente eccitante dal punto di vista degli scambi con l’unico brivido sulla pubblicazione del dato cinese sul comparto manifatturiero peggiore delle attese, lo yen ha visto un lievissimo peggioramento delle quotazioni riportandosi dai livelli di ieri a 123.80 fino in area 123.90 dove scambia nella fase di preapertura dei mercati europei. Anche il mercato azionario del Sol Levante non brilla arretrando in conclusione di settimana con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che cede lo 0.66%. Le prospettive per la giornata, in assenza di dati macroeconomici rilevanti è per una conclusione poco mossa dai livelli attuali.

 

Emanuele Rigo

Ava Trade

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