Occhio all’impatto dei market movers di venerdì 24 su Piazza Affari perché la tempesta non è affatto finita

borsa

Le prime sedute della prossima settimana potrebbero evitare al Ftse Mib Future di raggiungere quota 20.000. Tuttavia, questo fine giugno è denso di preoccupazioni sui mercati: inflazione, spread, guerra, tenuta del Governo, etc. Poi si aggiungono gli eventi della settimana, che potrebbero incidere sul trend di Borsa anche oltre le attese. Tra essi, in particolare, occhio all’impatto dei market movers di venerdì 24 su Piazza Affari.

Lunedì 20 giugno

L’inizio di ottava sarà orfana di Wall Street, chiusa tutto il giorno per festività (Juneteenth Holiday). Per il resto si segnala alle 3.15 il tasso privilegiato d’interesse della PBoC, in Cina. Poi l’indice tedesco dei prezzi alla produzione (H 8.00) e il dato sulla produzione costruzioni nella Eurozona (aprile).

Market movers del 21 giugno

Alle 8.00 arriva il saldo sulla bilancia commerciale elvetica di maggio. A livello Eurozona spiccano (H 11.00) i dati sulle partite correnti e il conto corrente non destagionalizzato di aprile. Un’ora dopo arriverà da Londra la tendenza degli ordini industriali di giugno.

Oltreoceano spiccano le vendite al dettaglio e l’indice dei prezzi delle nuove abitazioni in Canada (14.30) e le vendite di case e di abitazioni esistenti negli USA (16.00).

Gli appuntamenti chiave di metà ottava

In Europa il primo flusso di dati aggiornati (a maggio) arriverà alle 8.00 da Londra. Il riferimento è all’indice dei prezzi al consumo, i prezzi al dettaglio, quelli alla produzione e i prezzi alla vendita, l’indice dei prezzi delle abitazioni. Poi ancora l’indice IPC annuale, mensile e destagionalizzato e l’indice IPP, annuale e mensile, sempre riferito a maggio.

In Canada si segnala l’indice dei prezzi al consumo di maggio (H 14.30) e alle 16.00, negli States, l’intervento del Presidente della FED, Jerome Powell.

Occhio all’impatto dei market movers di venerdì 24 su Piazza Affari perché la tempesta non è affatto finita

Giovedì in Europa (Francia, Germania, Regno Unito, Eurozona) saranno di scena alcuni indici importanti. Il riferimento è all’indice PMI composito, quello dei servizi e quello manifatturiero. Poi arriveranno gli indici dei direttori degli acquisti del settore terziario e/o manifatturiero, a seconda dei casi. La BCE alle 10.00 diffonderà il consueto rapporto mensile.

A pomeriggio spiccano alcuni dati USA, a partire dalle 14.30. Saranno diffusi molti di quelli che arriveranno al mattino in Europa al mattino. Poi troviamo le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, il dato sulle scorte di petrolio greggio, tutti i dati riguardanti i derivati e distillati del petrolio. Infine ci saranno le aste di buoni del Tesoro USA a 4 e 8 settimane.

L’ultima seduta

In Asia la Borsa della Nuova Zelanda resterà chiusa per festività. In Giappone all’1.30 arriveranno alcuni dati sull’inflazione, tra cui l’indice nazionale dei prezzi al consumo.

Alle 9.00 la Spagna pubblicherà il dato sul PIL (annuale e 1° trimestre) e alle 10.00 arriverà il livello di fiducia delle aziende e dei consumatori italiani. Sempre allo stesso orario, Berlino pubblicherà il dato sulle aspettative di business, l’indice IFO sulla fiducia delle aziende e la valutazione dell’attuale situazione tedesca. Alle 11.00, sempre dall’Italia, ci sarà il dato sul saldo della bilancia commerciale non-UE.

Approfondimento

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