Occhio a questi segnali che si notano durante il giorno perché potrebbero essere campanelli d’allarme dell’Alzheimer

Alzheimer

L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa, nonché la più grave forma di demenza. Solitamente colpisce gli over 60 ma ci sono sempre delle eccezioni. In ogni caso, la vecchiaia non rappresenta una causa ma parteciperebbe insieme ad altre patologie, visto che con l’invecchiamento le cellule iniziano a degenerare.

Come anticipato, la malattia si accosta all’età ma ultimamente è stato stimato che potrebbe colpire anche soggetti di età compresa tra i 40 e i 50 anni, nonostante si tratti di forme rare.

Studi condotti in questi anni per cercare di capire quali possano essere le cause che determinano questa malattia, ritengono che le alterazioni dei neuroni possano anche cominciare circa 20 anni prima dei sintomi.

Da questo si desume che, come detto poc’anzi, la vecchiaia non costituisce necessariamente una causa, anche se potrebbe essere un fattore di rischio, così come il genere femminile e questioni di familiarità. Quest’ultimo fattore si collega, per esempio, ai casi eccezionali di persone colpite da Alzheimer prima dei 65 anni. In questo caso, infatti, trattandosi di Alzheimer familiare, potrebbero sviluppare la malattia anche persone tra i 40 e i 50 anni d’età. Purtroppo anche altre malattie molto diffuse possono essere fattori di rischio, come il diabete, l’obesità e l’ipertensione.

È sempre utile scoprire cosa si potrebbe fare come forma di prevenzione ma certamente adottare un regime alimentare sano e un corretto stile di vita è meglio rispetto a tutto ciò che sia controproducente. Per esempio, uno studio scientifico sta dimostrando come il limone potrebbe aiutare nella terapia dell’Alzheimer.

Cosa sostiene l’ISS

Sarebbe anche il caso di non fumare anche per evitare altre gravi conseguenze, nonché di mantenere i livelli di colesterolo, glicemia e pressione nei livelli standard. Altresì potrebbero essere utili degli esercizi per stimolare la mente come la lettura, esercizi di logica e abilità, ma anche la socializzazione e lo sport.

Eppure ci potrebbero essere alcuni sintomi durante l’arco della vita che potrebbero fornire indizi utili per un’eventuale tentativo di diagnosi. Per questo motivo, occhio a questi segnali che si notano durante il giorno perché potrebbero essere campanelli d’allarme dell’Alzheimer.

L’Istituto Superiore di Sanità sostiene che bisogna prestare attenzione a dei segnali che magari spesso sottovalutiamo. Se la sonnolenza arriva quotidianamente e più volte durante il giorno, questa potrebbe essere un segnale di una possibile insorgenza dell’Alzheimer.

Occhio a questi segnali che si notano durante il giorno perché potrebbero essere campanelli d’allarme dell’Alzheimer

Più che altro questi segnali si riferiscono agli anziani, comunque di età compresa tra i 70 anni e oltre. È stato condotto uno studio, pubblicato sulla rivista Jama Neurology al quale hanno partecipato diversi anziani di questa età senza la diagnosi di demenza senile o Alzheimer. I risultati hanno dimostrato che la causa dell’eccessiva sonnolenza sarebbe la proteina beta amiloide, correlata all’aumento di rischio di Alzheimer. In ogni caso, ciò non significa che se facciamo il riposo pomeridiano o durante la mattina significa che in vecchiaia svilupperemo l’Alzheimer. Come sottolineato, i fattori di rischio sono diversi. Sicuramente possiamo aiutare il nostro corpo e la nostra mente con l’allenamento e con l’alimentazione ma più di tutti rivolgendoci al nostro medico di fiducia.

Approfondimento

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