Obbligazione BTP Futura a luglio: il titolo di Stato per il piccolo investitore

BTP e BOT

Obbligazione BTP Futura a luglio: il titolo di Stato per il piccolo investitore. La notizia è giunta stamane ma ha già fatto il giro dei social. Stiamo parlando dell’ obbligazione BTP Futura a luglio: il titolo di Stato per il piccolo investitore. In pratica dopo il grande successo del BTP Maggio 2025 emesso giusto 3 settimane fa il Tesoro ha pensato bene di replicare l’operazione. Stavolta però con un’emissione dedicata solo al pubblico retail, ossia solo i piccoli risparmiatori. Mancheranno quindi i grandi investitori istituzionali, come ad esempio le banche o i fondi comuni e/o pensione. Apprendiamo di più in merito a quest’obbligazione BTP Futura a luglio: il titolo di Stato per il piccolo investitore.

I dettagli dell’obbligazione

Sebbene manchi circa un mese al collocamento del BTP in questione, si sanno già i primi dettagli dell’operazione. Il bond sarà emesso a partire da lunedì 6 luglio e andrà avanti fino alle ore 13 del prossimo venerdì 10. Sarà interamente destinato al piccolo risparmiatore, quindi pensato per essere venduto direttamente al cittadino. Il lotto minimo di sottoscrizione sarà pari a mille € e non ci saranno né tetti massimi di offerta né riparti della stessa. Quindi qualunque sarà l’ammontare dei titoli richiesti dal mercato, tanti ne emetterà il Tesoro. Il quale tuttavia si riserva di chiudere anticipatamente l’emissione laddove lo ritenesse opportuno.

Quanto renderà?

Il Ministero ha fatto sapere che il BTP Futura avrà una struttura cedolare di tipo “step-up”. Vuol dire che le cedole partiranno da un tasso minimo che sarà comunicato nella giornata di venerdì 3 luglio e andranno poi a crescere nel tempo. Questo al fine di incentivare e premiare i risparmiatori che decideranno di tenerlo fino alla sua naturale scadenza. Ricordiamo infine che il quinquennale “BTP Maggio 2025” è stato collocato a mercato con tasso pari all’1,4% (più premio fedeltà a scadenza).

Durata e premio fedeltà

Secondo quanto appreso il BTP Futura dovrebbe durare tra gli 8 e i 10 anni. La scelta ultima sarà comunicata al mercato solo venerdì 19 giugno. A curare il collocamento – che avrà luogo sul MOT, il mercato telematico delle obbligazioni corporate e sovrane – ci penseranno due banche. Dette in gergo finanziario “dealers”, esse saranno Unicredit e Banca Imi, ossia le prime due banche italiane. Si potrà acquistare il bond per i seguenti canali: home banking (abilitato al trading); all’ufficio postale o allo sportello della banca.

Anche il BTP Futura riserverà un premio fedeltà riservato però solo e soltanto a chi lo deterrà dagli inizi (in emissione) fino a naturale scadenza. Anche la sua struttura del premio sarà originale. Non si tratterà più infatti di un’aliquota fissa rapportata al nominale acquistato, sarà variabile in funzione del grado di crescita del PIL italiano. Il premio fedeltà avrà un valore minimo garantito pari all’1% del capitale investito per salire fino al 3% del nominale acquistato. Tutto dipenderà dalla media del tasso di crescita annuo del PIL nominale italiano e che comunicherà l’Istat in tutto il periodo di vita del bond.   

Quest’obbligazione BTP Futura a luglio: il titolo di Stato per il piccolo investitore

Si tratterà quindi di un titolo di Stato mediamente conveniente, nel senso che sarà adatto al piccolo cassettista che non chiede e cerca nulla di particolare. La struttura dei tassi dovrebbe infatti ben coprire (negli 8 o 10 anni di emissione) dall’inflazione e dai costi.

Di converso il Tesoro sfrutterà la nuova massa di liquidità per finanziare tutte le spese previste dai vari decreti presi sotto l’emergenza Covid-19. E quindi, come recita il suo stesso nome, sostenere il “futuro” dell’Italia.

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