Novità su quante volte a settimana mangiare pasta con glicemia e trigliceridi alti e grasso addominale

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Far mancare un piatto di pastasciutta sulla tavola dei consumatori italiani suona quasi come una minaccia e sarebbe un po’ come privarli della pizza. Per molti aspetti potremmo definirci il popolo dei carboidrati dal momento che pasta, pane e pizza la fanno da padrone a pranzo e a cena. Altrettanto diffusa è l’opinione comune che vieta la pasta a chi ha chili in più da smaltire e soffre di diabete o di ipertrigliceridemia. Ma ricordiamo che “È questa la pasta meno calorica e con il più basso indice glicemico che non gonfia la pancia e non fa ingrassare”. E soprattutto analizziamo gli ultimi studi e le novità su quante volte a settimana mangiare pasta con glicemia e trigliceridi alti e grasso addominale.

Si guarda con sospetto a pane, pasta e pizza e sono i primi alimenti di cui ci si priva per settimane. Ciò perché si attribuisce a questi cibi la responsabilità del sovrappeso o di un eccessiva quantità di glucosio e di grasso nel sangue. In realtà non sono questi i nemici contro cui combattere la battaglia per il benessere quanto piuttosto altri fattori che entrano in gioco. Basti pensare che già una scelta più consapevole delle farine presenti in pasta e pizza farebbe la differenza. “Ecco il pane che può mangiare chi ha la glicemia alta o il colesterolo a 250 e che costa meno di 30 centesimi a porzione”.

Novità su quante volte a settimana mangiare pasta con glicemia e trigliceridi alti e grasso addominale

Una recente ricerca ha studiato gli effetti del consumo della pasta sull’innalzamento della glicemia e sull’indice di massa corporea. Dai risultati dello studio si intuisce che, rispetto al riso o al pane con farina 00, la pasta fa alzare più lentamente i valori del glucosio. Inoltre è un alimento a basso indice glicemico che addirittura favorisce il processo di dimagrimento e riporta nella norma i valori dei trigliceridi. I ricercatori hanno potuto concludere che il grasso addominale e i livelli di zucchero non aumentano se si mangiano 3 piatti di pasta alla settimana. Non è quindi la frequenza con cui si consuma la pasta quanto piuttosto le quantità che non dovrebbero superare gli 80 grammi a porzione. A ciò si aggiungano i condimenti che se particolarmente grassi e succulenti contribuiscono ad aumentare la concentrazione di grasso nella circolazione sanguigna.

 

Approfondimento È questa la frutta ideale con pochi zuccheri per chi ha il colesterolo cattivo e i trigliceridi alti o valori della glicemia oltre 120mg/dl

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