La fibromialgia è una sindrome molto complessa caratterizzata principalmente dal dolore muscolo-scheletrico che colpisce prevalentemente le donne. Queste vengono colpite proprio perché più sensibili: gli estrogeni portano la donna ad essere più esposta alla percezione del dolore. L’origine del disturbo è ancora ignota e non del tutto accettabile dal punto di vista medico essendo caratterizzata principalmente da dolore cronico.
Colpendo prevalentemente i tessuti che collegano i muscoli alle ossa, non tutti sanno che avere questi dolori alla schiena potrebbe essere sintomo di fibromialgia. Viene, quindi, spesso confusa con il semplice mal di schiena o con l’artrite. Secondo l’Associazione italiana della sindrome fibromialgica (AISF) questo disturbo è reale, esistente e a sé stante, classificato come forma di “reumatismo extra-articolare o dei tessuti molli”.
Cause scatenanti
La malattia si manifesta solo nel momento in cui una persona, a causa del suo modo di essere, reagisce in un certo modo ad un evento stressante. Può classificarsi in fibromialgia primaria, se non è associata ad altre malattie, e fibromialgia secondaria, se è associata ad altre malattie. Si ipotizza che le cause biomediche siano dovute da un disequilibrio nell’asse “ipotalamo-ipofisi-surrene” nel sistema nervoso che modula la ricezione del dolore.
Fattori scatenanti di rischio potrebbero essere:
- traumi;
- stress;
- fattori psicologici;
- lutto;
- insonnia;
- affaticamento;
- periodo premestruale;
- ipersensibilità al freddo e all’umidità.
Tutti questi elementi messi insieme potrebbero accentuare il dolore cronico e portare alla patologia fibromialgica.
Non tutti sanno che avere questi dolori alla schiena potrebbe essere sintomo di fibromialgia
Per essere diagnosticata è necessaria la compresenza del dolore-malattia e del riscontro di 11/18 “tenderpoints”. I “tenderpoints” sono punti del nostro corpo che sotto stimolazione e digitopressione provocano dolore nei soggetti affetti da fibromialgia. Oltre ciò, per la diagnosi, serve iperalgesia diffusa, assenza di altre malattie specifiche e una durata dei dolori di almeno 3 mesi.
Il dolore più diffuso nei soggetti affetti da sindrome fibromialgica è quello a livello delle vertebre cervicali o delle spalle. Spesso di diffonde anche su tutta la zona della schiena. Il dolore non è sempre fisso e della stessa intensità, può variare anche in base allo stress accumulato e alla mancanza di sonno.
Il tutto può essere associato anche a senso di stanchezza e affanno e la valutazione del quadro clinico potrebbe essere anche collegata ad altre patologie. Tra le quali ansia e depressione potrebbero essere condizioni diffuse tra i soggetti affetti da fibromialgia.
Se da oltre 3 mesi si manifestano disturbi simili ai sopracitati, con dolori al torace, emicrania o cefalea, rigidità del collo e delle spalle (soprattutto di mattina) è il caso di sentire un medico specializzato. Esistono diverse tipologie di terapie:
- farmacologica (per ridurre il dolore);
- esercizio fisico (per ridurre lo stress);
- terapie cognitivo-comportamentali (per l’individuazione delle cause psichiche alla base del malessere);
- rieducazione del paziente (per imparare a convivere con la patologia modificando l’atteggiamento nei confronti della propria sofferenza attraverso un nuovo stile di vita);
- psicologica (per affrontare situazioni di ansia e depressione).
Approfondimento
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