Non tutti gli autonomi e le partite IVA conoscono questi prestiti veloci, immediati e alternativi

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Oltre ai Bonus e ai contributi a fondo perduto di cui qui il link, le vie del credito di sicuro non sono infinite. Tuttavia, di certo sono ingegnose. Una di queste passa per l’instant lending, espressione inglese che letteralmente indica la concessione istantanea di credito ad aziende e autonomi.

Si tratta di un canale di finanziamento alternativo a quello bancario, che in sintesi ha un gran pregio e un gran difetto. Tra i pro, la rapidità e la semplicità della pratica di richiesta di danaro. Tra i contro troviamo i costi (gli interessi) più alti rispetto a quelli dello sportello bancario.

Approfondiamo la materia, quindi, considerato che non tutti gli autonomi e le partite IVA conoscono questi prestiti veloci, immediati e alternativi.

Come funziona l’istant lending per garantire prestiti veloci e alternativi?

In questo caso la raccolta del denaro avviene per il canale online, grazie allo sbarco in Italia dell’Open Banking e quindi allo sviluppo di alcune Fintech.

L’azienda o l’imprenditore interessato formulano la richiesta su una piattaforma online abilitata alla raccolta. Ovviamente ogni piattaforma ha le sue regole interne che vanno rispettare. A grandi linee, le procedure attraverso cui si snoda il processo di candidatura, screening e selezione è più o meno la seguente.

Anzitutto ci si registra inserendo tutti i dati dell’azienda e quelli personali del soggetto economico richiedente. Poi c’è la parte dei dati contabili, ossia l’indicazione dei bilanci relativi degli ultimi anni, eventuali esposizioni bancarie, etc. In ultimo si firma e carica la domanda e si attende la risposta.

Molte piattaforme non chiedono garanzie personali e/o reali. La risposta avviene a strettissimo giro mentre i soldi vengono accreditati sul conto corrente entro una manciata di giorni.

La valutazione del merito c’è sempre

Le somme messe a disposizione dei richiedenti variano da qualche migliaio fino a qualche centinaio di migliaio di euro.

Ovviamente prestiti immediati non vuol dire che tutte le richieste vengono accolte positivamente. C’è sempre una fase di screening a cui si è sottoposti e quindi c’è sempre la possibilità che la propria domanda venga respinta. Anche nel caso dell’instant lending c’è un’istruttoria che stima il merito di credito e le capacità di rimborso del cliente.

Queste piattaforme utilizzano degli innovativi software per la valutazione del merito creditizio, frutto del mix tra metodi classici e metodi innovativi. Quest’ultimi attingono di solito a database interni e non, che attribuiscono dei punteggi alla solidità, serietà e capacità di rimborso del richiedente.

In qualche modo si passa al setaccio lo storico della dinamica finanziaria dell’azienda cliente e da lì c’è poi l’esito finale. Ad ogni modo ribadiamo che ogni piattaforma di prestiti immediati è una storia a sé.

Infine anche la celerità dei tempi di risposta ha un prezzo, ossia uno spread, un interesse (passivo) di norma più alto di quello richiesto in banca.

Non tutti gli autonomi e le partite IVA conoscono questi prestiti veloci, immediati e alternativi

I fondi messi a disposizione delle aziende possono avere fonti differenti.

Ci sono casi in cui si mettono a disposizione le provviste di cui l’istituto (che gestisce la piattaforma) dispone. In questi casi spesso si tratta di una banca. Altre aziende Fintech di ultima generazione uniscono invece due fronti distinti. Connettono il canale del crowdfunding, ossia semplici investitori privati, e quello degli investitori istituzionali.

Non resta dunque che immettersi in rete e cercare le società di instant lending presenti sul mercato. Poi analizzare cosa chiedono ed offrono, infine scegliere sulla base della reale convenienza all’operazione.

Approfondimento

Attenzione a chi ha queste doti perché potrebbe diventare un imprenditore di successo.

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