Non tutti conoscono questi segreti per invogliare i nostri figli allo studio

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I primi apprendimenti della nostra vita cominciano da neonati, per questo, da quando siamo in culla, possiamo già definirci degli studenti. Le basi partono esattamente da lì, dove la curiosità e la voglia di apprendere sono caratteristiche naturali dei bambini. Le scuole materne, come molti purtroppo pensano, non sono affatto dei parcheggi per i figli mentre i genitori sono al lavoro.

Le educatrici sanno perfettamente che dentro quel luogo si mettono le basi per affrontare nel migliore dei modi la scuola primaria. Quello che può sembrare un semplice lavoretto o un disegno con i pennelli nasconde dietro anni di formazione e studi. Indirettamente educano i piccoli a tenere correttamente una penna o associare un disegno ad una parola.

I bambini sono piccoli pezzetti di creta diversi da modellare

In tutto questo, il ruolo dei genitori è ovviamente fondamentale ma non tutti conoscono questi segreti per invogliare i nostri figli allo studio. Chi ha figli che hanno già frequentato le scuole elementari avrà notato che, diversamente da come si possa pensare, le maestre non insegnano subito a leggere o scrivere.

Le prime accortezze saranno quelle di capire se tutta la classe ha lo stesso livello di requisiti richiesti. Fondamentale, sin da subito, uniformare tutti gli scolari così da poter insegnare la scrittura o il calcolo senza lasciare bambini indietro.

È un errore pensare che la poca voglia di studiare arrivi con l’età adolescenziale. Già dai primi anni scolastici il genitore deve essere attento nel capire, dagli atteggiamenti, la propensione o meno allo studio dei propri figli.

Non tutti conoscono questi segreti per invogliare i nostri figli allo studio

Pur sembrando una parola non adatta riferita ai bambini, la responsabilità è una delle prime cose che il genitore deve insegnare. Aiutare o addirittura sostituirsi nei compiti comprometterebbe in modo irreparabile proprio questa caratteristica. Senza uno sforzo proprio e un’autonomia i nostri figli potrebbero poi trovarsi in enormi difficoltà quando dovranno affrontare i problemi da soli.

Un percorso costante di crescita scolastica potrà, però, trovare alcuni ostacoli con l’ingresso nella scuola secondaria. Qui, a causa dell’arrivo dell’adolescenza e delle prime vere distrazioni all’infuori della famiglia, lo studente potrà ritrovarsi in difficoltà. Importante sarà sia l’istruzione che i ragazzi riceveranno sia il ruolo degli insegnanti attraverso il legame che creeranno.

A questa età, se non si apprende bene in classe, sarà davvero dura svolgere i compiti a casa senza un aiuto esterno. Il rapporto non è più genitore-scolaretto ma genitore-adolescente. Quindi, diventa importante il sapersi ascoltare a vicenda sia per le cose piacevoli sia per i primi brucianti insuccessi.

Il consiglio sarà quello di instaurare questo tipo di legame, fatto di ascolto e rispetto, sin dal primo giorno di scuola elementare. Così da non trovarsi poi in difficoltà 10 anni dopo.

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