Non solo sport, una dieta equilibrata, non fumare e non bere troppo ma anche consumare regolarmente questo liquido potrebbe far vivere più a lungo 

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In Italia abbiamo un alimento molto presente sulle nostre tavole e che costituisce uno dei cardini della dieta mediterranea. Si tratta dell’olio d’oliva (soprattutto nella sua variante EVO). Tra i molti studi, che hanno indagato le sue proprietà benefiche, la maggioranza si è concentrata sulla forte presenza dei polifenoli in questo tipo di olio. Questi hanno fortissime capacità antiossidanti per l’organismo. Sono in grado di ridurre i radicali liberi proteggendo le cellule dai danni ossidativi e combattono i processi infiammatori in tutto il corpo. 

Di recente i ricercatori della Harvard T.H. Chan School of Public Health si sono cimentati in un nuovo studio proprio sull’olio. Per poi pubblicarne i risultati sul Journal of the American College of Cardiology. Da questa ricerca è emerso un forte collegamento tra olio e longevità. Infatti, queste evidenze scientifiche dimostrerebbero come non solo sport, una dieta equilibrata, non fumare e non bere troppo ma anche consumare regolarmente questo liquido potrebbe far vivere più a lungo. 

Lo studio

Secondo i ricercatori il consumo di più di 7 grammi di olio d’oliva (che equivalgono a circa 2 cucchiai da cucina al giorno), permetterebbe la riduzione del rischio di malattie neurodegenerative. Non solo, ma anche quelle cardiovascolari, polmonari e lo sviluppo di tumori. Lo studio è durato ben 28 anni. Durante questo lasso temporale,  questo gruppo di scienziati ha seguito più di 30.000 uomini e 60.000 donne sani all’inizio del percorso. A intervalli di tempo regolari veniva chiesto a tutti questi soggetti con che periodicità consumassero alcuni particolari alimenti. Ad esempio, grassi ed oli da cucina con rispettive marche.

 Alla fine del periodo di osservazione è emerso che quelli che consumavano i più alti quantitativi di olio d’oliva avessero il 19% di possibilità in meno di morire per malattie cardiovascolari. Avevano il 17% di chance in meno di sviluppare tumori, il 20% in meno per i disturbi neurologici, ed il 18% in meno per i problemi respiratori. Oltre a questo hanno anche dimostrato che la sostituzione di grassi come burro, maionese o derivati del latte con l’olio d’oliva avrebbe la capacità di abbassare il tasso di mortalità del 34%. 

Non solo sport, una dieta equilibrata, non fumare e non bere troppo ma anche consumare regolarmente questo liquido potrebbe far vivere più a lungo 

Ai fini di confermare i risultati incoraggianti di questo studio americano, nel marzo 2005, è partita una importante ricerca anche in Italia sulle proprietà dell’olio. Il gruppo è quello dell’ I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS) nell’ambito del progetto Moli-sani. Questo studio italiano ha il principale obiettivo di separare i fattori ambientali e genetici che favoriscono l’emersione delle malattie prima ricordate dalla vera e propria azione benefica dell’olio. Questo è certamente un compito ambizioso e non semplice perché lo sviluppo di queste patologie è associato ad una serie di molteplici fattori. 

Spesso determinare la percentuale di peso effettivo della dieta, della genetica e dello stile di vita nello sviluppo delle malattie non è semplice. Lo studio Moli-sani sta sviluppando un biobanca con l’obbiettivo di determinare proprio la responsabilità di tutti i fattori complici nello sviluppo di queste patologie. I risultati di questo studio potrebbero costituire un altro importante passo verso la scoperta di tutte le proprietà benefiche dell’olio d’oliva.   

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