Non solo per vini e tisane è nota questa abbazia di un suggestivo borgo veneto, ma anche per l’ambientazione di un famoso romanzo italiano

Abbazia di Praglia

In attesa che arrivino le belle giornate, sarà meglio iniziare a programmare visite a musei e monumenti del nostro territorio. L’Italia è così piena di storia di ogni epoca ed età che potremmo sbizzarrirci e anche confonderci nello scegliere la località giusta. Dal Nord al Sud della nostra penisola, isole comprese, le vacanze e le gite fuori porta sono tutte da esplorare e da gustare. Ebbene sì, lo sappiamo che ad ogni località è abbinata anche una specialità enogastronomica che non possiamo perderci.

I segreti dei monasteri

Tra i vari monumenti e importanti lasciti che la nostra travagliata storia italiana può documentare ci sono imponenti castelli e monasteri. Questi ultimi sono nati dal lavoro di monaci e abati che desideravano immergersi nella preghiera senza dimenticare l’importanza del lavoro quotidiano. Soprattutto vi sono monasteri, aderenti alla regola benedettina, che si sono conservati nel tempo, hanno una storia secolare e hanno tramandato tradizioni importanti nel campo agricolo e culturale.

L’Abbazia di Praglia in provincia di Padova è uno di questi. Presso le sue mura ancora oggi i monaci si occupano del vigneto e del restauro di libri antichi.

Posta ai piedi del monte Lonzina nella città di Teolo, sui colli Euganei, l’abbazia è un luogo ricco di spiritualità e di cultura.

È un monastero molto antico, fondato nell’XI secolo per volontà della famiglia Maltraversi e ancora monaci e abati vi risiedono stabilmente. Per questo motivo non è totalmente visitabile, ma è possibile farlo solo in alcune giornate e su prenotazione.

Non solo per vini e tisane è nota questa abbazia di un suggestivo borgo veneto, ma anche per l’ambientazione di un famoso romanzo italiano

Nell’abbazia i luoghi sono ben conservati e veramente carichi di atmosfera. In particolare, è possibile visitare tre dei quattro chiostri, la chiesa abbaziale, la loggetta Fogazzaro, il refettorio monumentale e la sala del Capitolo. Ma non finisce qui.

Sono di proprietà del monastero i 10 ettari di vigneto coltivati secondo le antiche tradizioni che vedono ancora oggi i monaci impegnati a produrre vino locale di qualità. Quindi queste pregiate bottiglie possono essere acquistate nel negozio attiguo.

Inoltre, nell’abbazia è presente una biblioteca, anch’essa accessibile al pubblico, in cui sono contenuti oltre 100 mila volumi antichi. L’abbazia è rinomata anche per il restauro di libri, manoscritti e pergamene.

Una parte molto importante della vita dei monaci è dedicata anche alla creazione di cosmetici, miele e unguenti vari, seguendo le antiche ricette della spezieria del monastero. E sono tutti prodotti naturali acquistabili in loco.

L’abbazia è nota anche perché in questi luoghi lo scrittore italiano Antonio Fogazzaro ha ambientato nel 1901 alcune scene del romanzo Piccolo mondo moderno, seguito del più noto Piccolo mondo antico.

Dunque, non solo per vini e tisane è rinomato il monastero benedettino di Praglia, ma anche per ciò che concerne la cultura in senso lato.

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