Non solo fa morire l’orchidea ma è la nemica di tante altre piante ed ecco come fare per avere una fioritura sempre rigogliosa

innaffiatoio

Ancora pochi giorni e finalmente daremo il benvenuto alla primavera. Stagione che anticipa l’estate, in cui le giornate sono più soleggiate e più lunghe. Ma è anche la stagione del risveglio vegetativo delle nostre adorate piante.

Se nei primi mesi dell’anno bisogna preparare l’orto e i balconi, con la primavera dobbiamo prenderci cura più approfonditamente delle piante. Infatti, in questo periodo hanno bisogno di essere drenate, di essere concimate o di essere trapiantate, a seconda della specie.

Una pianta che dobbiamo necessariamente avere nelle nostre case è proprio questa, che già profuma di primavera, e con i suoi bei colori accesi conferirà vivacità sia all’interno che all’esterno delle mura domestiche.

Chi ha il pollice verde conosce bene i trucchi del mestiere, nonché quali sarebbero gli errori da evitare. A tal proposito, vi è un errore comune che non solo fa morire l’orchidea ma anche altre piante similmente delicate.

Come ben sappiamo, l’orchidea è una delle piante più belle ed eleganti che esistano sulla Terra. Proprio per queste sue caratteristiche innate, è molto fragile e ha bisogno di tante cure, ma soprattutto di accortezze. È molto semplice sbagliare con l’orchidea, specialmente durante la fase di irrigazione.

La nemica è l’acqua

Sembra assurdo visto che l’acqua è fonte di sopravvivenza, sia per gli esseri umani che per le piante stesse. Eppure, a seconda di come viene usata, l’acqua può essere fatale. Per esempio, nel caso dell’orchidea, l’errore comune è quello di utilizzare l’acqua fredda. L’orchidea, infatti, deve essere innaffiata attraverso l’immersione, con tutto il vaso, in una bacinella d’acqua, a temperatura ambiente e che sia demineralizzata. Anche quella piovana può andare bene.

Altro errore è quello di innaffiare con l’innaffiatoio direttamente sullo stelo. Questo è un errore grave, poiché è molto probabile che facendo così si bagneranno anche i fiori. Tuttavia, anche le altre piante possono risentirne.

Un altro errore è quello di fissare una cadenza che riguarda l’innaffiatura. Infatti, non necessariamente la pianta deve essere innaffiata una volta a settimana. Bisogna innaffiare quando è la stessa pianta a indicarlo. Questo varia a seconda della stagionalità, dell’umidità ambientale, della specie e della luce.

Un errore fatale per la pianta è quello di non svuotare il sottovaso. Questo può provocare, infatti, il marciume delle radici e i ristagni d’acqua, che molte piante temono particolarmente.

Non solo fa morire l’orchidea ma è la nemica di tante altre piante ed ecco come fare per avere una fioritura sempre rigogliosa

Alla luce di ciò, dobbiamo imparare a leggere i segnali che le piante stesse ci rivelano. Dunque, dobbiamo innaffiare quando il terreno è secco. Come innaffiare al meglio? Sicuramente non troppo velocemente. Infatti, quando abbiamo fretta, non le diamo il giusto tempo per assorbire l’acqua. Di conseguenza, dobbiamo innaffiare lentamente, direttamente sul terreno, avendo cura di non bagnare foglie e fiori. L’ultimo accorgimento è quello di innaffiare la mattina, così la pianta avrà tutto il tempo, nell’arco della giornata, di svolgere la fotosintesi, sfruttando l’acqua al meglio.

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