Non solo contributi economici a domanda e permessi retribuiti ma con la Legge 104 spetterebbe anche quest’altra somma di denaro alla persona disabile

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La Legge 104 ha introdotto in Italia il primo complesso di norme dirette a tutelare in maniera consistente la persona disabile. Tanto nei suoi diritti, quanto nell’integrazione sociale e nell’assistenza della persona. La Legge 104 vuole essere un supporto efficace per le persone diversamente abili e le loro famiglie. Questo tramite una serie di disposizioni di favore nei vari ambiti della vita, dal lavoro, ai trasporti, ai contributi e sussidi economici fino alla scuola.

Quanto alla scuola il diritto all’istruzione per gli alunni con disabilità si sviluppa principalmente con l’integrazione scolastica. Il dovere di Stato, Enti locali, Istituti scolastici e SSN di predisporre adeguate misure di sostegno. Devono farlo eliminando tutte le possibile barriere fisiche e culturali che impediscano alla persona disabile la vita sociale.

Non solo contributi economici a domanda e permessi retribuiti ma con la Legge 104 spetterebbe anche quest’altra somma di denaro alla persona disabile

La Legge 104 prevede proprio il diritto delle persone con disabilità di poter partecipare alla vita nei luoghi fondamentali dello sviluppo e della società umana. In particolare, la scuola durante l’infanzia e adolescenza e il lavoro durante l’età adulta. Riguardo la scuola il Ministero dell’Istruzione ha approvato delle linee guida per l’integrazione degli alunni con disabilità. Queste prevedono una serie di misure a sostegno e a tutela degli studenti diversamente abili. Abbiamo docenti di sostegno, finanziamento di progetti e attività di integrazione. Non solo, il Ministero assicura di formare adeguatamente il personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario.

La certificazione di disabilità è quello che consente l’accesso dell’alunno alle misure di sostegno elencate. Dunque, non solo contributi economici a domanda e permessi retribuiti ma la Legge 104 predispone un articolato sistema di sostegno per tutelare l’alunno disabile. Il legislatore tiene particolarmente a questo tipo di disciplina e vuole garantirne il rispetto.

La violazione dei diritti della Legge 104

Particolarmente interessante in questo senso, una sentenza del Consiglio di Stato 4741 del 2020. Con questo provvedimento i giudici hanno parlato dell’importanza per l’alunno disabile del rispetto del suo PEI. Nel Piano Educativo Individualizzato sono compresi tutti gli interventi educativi necessari all’integrazione del bambino disabile. In particolare, secondo i giudici un aspetto molto importante è assicurare all’alunno il pieno utilizzo di tutte le ore di sostegno assegnategli.

Queste ore risultano necessarie a garantire realmente i suoi bisogni individuali di sviluppo e di integrazione nella comunità socialistica. Quando un soggetto o un’istituzione impedisca all’alunno di utilizzare tutte le ore assegnategli dal PEI, va a violare un suo diritto fondamentale sancito nella Costituzione. Il Consiglio di Stato potrà condannare il responsabile di questa perdita di ore ad un ingente risarcimento per danno esistenziale all’alunno. Dunque, la Legge 104 non prevede solo sussidi economici e permessi retribuiti. In molti casi, infatti, il mancato rispetto dei diritti che attribuisce obbliga al risarcimento a carico di chi commette la violazione dei diritti della persona disabile.

Approfondimento

Attenzione a non abusare delle agevolazioni e dei permessi della Legge 104 perché l’INPS e il datore di lavoro potrebbero adottare pesanti sanzioni

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