Succede spesso di trovare un posto di blocco per la strada. E, in quel momento, ciò che la maggior parte di noi fa, in modo spontaneo, è fermarsi. Segue la prassi che tutti noi conosciamo anche fin troppo bene. Patente, libretto, controllo e via, possiamo ripartire. Ma se per una volta non dovessimo fermarci? Sì, insomma, vediamo la paletta del vigile che ci dice di fermarci e per un attimo pensiamo a cosa fare. E, invece di accostare, tiriamo dritto, senza rispettare la richiesta delle autorità. Rischiamo qualcosa di serio? Per intenderci, non fermarsi a un posto di blocco della polizia è davvero reato?
Cosa può succedere se non mi fermo a un posto di blocco?
Sicuramente, non fermarsi a un posto di blocco fa sospettare che ci sia qualcosa che non vada. O anche, per esempio, rifiutare di mostrare i propri documenti, è un’azione che non è esattamente ben vista. Sembra quasi, infatti, che ci stia prendendo il panico per qualcosa che non rientra nella norma. E pensiamo, soprattutto, che attuando una di queste pratiche, le conseguenze penali saranno gravissime. Ma l’avv. Angelo Greco ci spiega in maniera più chiara a quali rischi andiamo incontro. E soprattutto chiarisce se non fermarsi a un posto di blocco della polizia è davvero un reato o meno.
Ecco quali sono le conseguenze
L’avv. Greco ci spiega che, in realtà, non fermarsi a un posto di blocco non è considerato un reato. Dunque, se vediamo che un’autorità ci sta intimando di fermarci quando siamo alla guida, e noi tiriamo dritto, non siamo punibili penalmente. E non si può addurre neanche l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale se non si attuano delle condotte di guida pericolose per il conducente e per gli altri automobilisti. Ma, ovviamente, delle conseguenze ci sono. Questa condotta è infatti punibile a titolo amministrativo. E, per questo gesto, l’art. 192 del Codice della strada, prevede una multa dagli 84 ai 335 euro.