Non c’è solo il sushi, ecco altre tre alghe ottime in cucina

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Tutti conosciamo la famosissima alga nori, originaria della cucina giapponese ma ormai diffusa in tutto il mondo. L’alga nori viene raccolta in grande quantità sulle coste dell’Asia, e una volta seccata, viene utilizzata come ingrediente in innumerevoli piatti, primo fra tutto il sushi. Ma non c’è solo il sushi, ecco altre tre alghe ottime in cucina. Lo sapevate che esistono innumerevoli alghe deliziose da mangiare oltre all’alga nori?

Mentre le alghe di acqua dolce generalmente non sono commestibili, e anzi possono essere tossiche se consumate dagli umani, il mare ci regala innumerevoli tesori da utilizzare in cucina. Non c’è solo il sushi, ecco altre tre alghe ottime in cucina.

L’alga Kombu

L’alga Kombu è un particolare tipo di kelp, un’alga diffusissima nei mari temperati e freddi di tutto il mondo. Il kombu è talmente abbondante che in molte aree crea delle vere e proprie foreste sommerse, dove trovano rifugio innumerevoli animali marini. L’alga kombu è consumata fin dall’antichità in tutto il mondo, dalla Grecia alla Cina, ma i suoi più grandi estimatori sono i giapponesi. É ottima sia cotta da aggiungere a minestre o primi piatti, sia cruda tagliata a fettine, magari con l’aggiunta di qualche goccia di limone. Da provare anche marinata nell’aceto.

L’Ogonori

L’ogonori è un’alga rossa dalle foglie lunghe e sottili, simili a spaghetti. È un piatto tipico non solo della cucina giapponese, ma anche di quella hawaiiana e filippina. Ottima in insalata o come condimento per riso e legumi. È anche l’alga da cui si deriva l’agar agar, un’alternativa cruelty-free alla gelatina animale.

La Wakame

Popolarissima in giappone è la goma wakame, cioè una fresca insalata di alga wakame, aceto, e semi di sesamo, facilissima da preparare anche a casa. La wakame è un’alga dal sapore delicato e dalla consistenza setosa, molto facile da digerire. È ottima anche aggiunta a minestre o stufati di verdura.

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