Nikkei 225. Quando tornerà sui massimi?

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L’ultima chiusura della Borsa di Tokyo è stata all’insegna della debolezza. Al contrario di quanto visto ieri. Infatti nella scorsa seduta il Nikkei  225 ha raggiunto il picco massimo degli ultimi 2 mesi.

Il Nikkei 225 ieri

A dare una spinta proprio l’ottimismo sui colloqui Usa-Cina. La campanella ieri aveva sorpreso il principale indice nipponico all’1,82% ovvero 21.281 punti anche se è arrivato a superare i 21.306. Oggi, invece, la piazza di scambio nipponica non è andata oltre lo 0,1% di vantaggio. Complice anche lo snervante ritorno delle incertezze nei colloqui Usa-Cina. A fomentarle, le accuse del fondatore della Huawei in merito all’arresto del CFO dell’azienda (che è anche la figlia dello stesso fondatore). Una chiusura, quella di oggi, che anticipa la mancanza di spunti direzionali dei mercati. Non solo, ma che arrivano in contemporanea alle ultime dichiarazioni del governatore della Bank of Japan Haruhiko Kuroda.

Le ultime dalla BoJ

L’istituto centrale, infatti, si è dichiarato pronto a ulteriori interventi qualora si verificasse un ennesimo apprezzamento dello yen. La divisa nipponica, infatti, è stata oggetto di un rafforzamento durante la tempesta dei mercati verificatasi a dicembre. Una pressione che si è cancellata non appena le tensioni sui mercati sono andate man mano affievolendosi. Risultato: 110 sul dollaro. Sotto osservazione anche il livello di inflazione, intorno al 2%. Ma come interverrebbe la BoJ? Le misure su cui c’è ancora margine di azione sono relativamente poche. Si va dal classico taglio dei tassi di interesse a breve e lungo termine, ad un aumento degli acquisti di asset sul mercato.

Uno sguardo allo yen

Un andamento, quello dello yen, che conferma il suo ruolo di valuta rifugio nei momenti difficili del mercato internazionale. Un trend che ha superato in velocità anche quello del più blasonato metallo giallo, a sua volta asset rifugio per eccellenza.

Ma la situazione è simile per tutte le altre divise. Dalla metà di settembre a inizio gennaio, lo yen è stato in gradi di battere persino il franco svizzero, icona delle assicurazioni sul rischio. In questo periodo, infatti la moneta elvetica ha perso il 7% sullo yen. Non solo, ma contemporaneamente il dollaro Usa si è svalutato del 5% sempre sullo yen. Situazione simile per l’euro (-8%) e per la sterlina (-9%).

Proiezioni  di prezzo per l’anno 2019 per il Nikkei 225

Tendenza ribassista

area di minimo 17.800/19.300

area di massimo 21.372/22.411

Nonostante si continuano a proiettare ulteriori ribassi, i nostri strumenti previsionali ritengono che fra  i 19.300 e i 17.800 entro i primi 2 mesi del 2019 potrebbe formarsi un bottom dal quale ripartire.

Quale superamento di livello indicherà che probabilmente il bottom è stato segnato?

22.700 in chiusura mensile.

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