Nikkei 225: già passata la bufera? Mercati orientali in run up

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Nikkei 225 forte in chiusura di settimana.


Pull-back! Questo pare al momento il fortissimo rialzo concretizzatosi oggi sui marcati asiatici a cominciare dal Nikkei 225 col suo +2.25% accompagnato da Shanghai a +2.54% , dal Sensex indiano a +1.75% e con a guidare il gruppone l’Hang Seng con , un ormai raro, +3.58%.

Che si tratti di una vera e propria inversione è possibile. Vi è il 20% di probabilità che i mercati neghino il trend delineatosi nel mese precedente.

Certamente la fase di fine anno è quella che meglio si presta a questo tipo di trappole per orsi.

Ci stupiremmo però se prima di rendere definitiva questa inversione non ci fosse almeno un assaggio dei primi target ribassisti posizionati intorno a 20600.
E’ anche vero che pure al rialzo su base mensile il Nikkei 225 ha ancora spazio.

Largo all’impatto dei dati macro dunque che potrebbero accompagnare o viceversa frenare l’andamento dei listini borsistici.

Oggi intanto è uscito un  nuovo minimo sulla base monetaria giapponese a 5.9% come il dato precedente ma sotto le attese a +6.2%.

Come dire che siamo in deflazione vera e propria.

Sicuramente il Giappone ha imparato a conviverci e i recenti (prima del black–out globale delle borse di ottobre) exploit del Nikkei 225 confermavano il buono stato di salute e il recupero di competitività dell’industria nipponica.

Un rialzo così potente poi assume ancora più significato quando Toyota è costretta a richiamare migliaia di auto di modelli sui cui sono stati rilevati problemi di air–bag.
in un contesto predisposto alla negatività questa sola notizia avrebbe potuto condizionare tutto il listino.
Invece nulla. Anzi , registriamo sul Nikkei 225 uno dei migliori rialzi giornalieri dell’anno.


Solo la chiusura della prossima settimana ci potrà però dire se i mercati asiatici e il Nikkei 225 hanno scollinato e sono predisposti a una fine d’anno ottimale o viceversa se spesi i target mensili si tornerà a scendere.

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