Nikkei 225 ignora il crollo del PIL giapponese

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Giappone crollo del PIL. Il Nikkei 225 per ora ignora. Cina economia UP,


Clamorosi i dati che arrivano stamani dall’Asia. Per il momento ignorati completamente dalle rispettive borse Nikkei 225 e Shangai:

    JPY PIL (Trimestrale) (3° trim.) -0,3% -0,3% 0,8%
    JPY PIL (Annuale) (3° trim.) -1,2% -1,0% 3,0%
    JPY PIL, spese pro capite (Trimestrale) (3° trim.) -0,2% 0,6% 3,1%
    JPY PIL, domanda esterna (Trimestrale) (3° trim.) -0,1% -0,1% -0,1%
    JPY Deflattore del prezzi relativi al PIL (Annuale) -0,3% -0,1% 0,1%
    JPY PIL , consumi privati (Trimestrale) (3° trim.) -0,1% -0,2% 0,7%
    CNY Investimenti in fixedassets (Annuale) (Ott) 5,7% 5,5% 5,4%
    CNY Produzione Industriale (Annuale) (Ott) 5,9% 5,8% 5,8%
    CNY Vendite al dettaglio (Annuale) (Ott) 8,6% 9,2% 9,2%
    CNY Tasso di disoccupazione cinese 4,9%   4,9%
    JPY Utilizzo della capacità produttive (Mensile) (Set) -1,5%   2,4%
    JPY Produzione industriale (Mensile) (Set) -0,4% -1,1% -1,1%
    JPY Indice di attività delle industrie nel terziario (Mensile) -1,1% -0,4% 0,4%

Nikkei 225, verso un ribasso di medio termine?

In particolare pare addirittura brutale il crollo del PIL giapponese annuale che passa da un corroborante +3% dell’anno scorso a un pesantissimo -1.2% di quest’anno peggiore anche delle già negative aspettative posizionate a -1%.

Il Nikkei 225 per il momento ha abbozzato chiudendo marginalmente positivo ma nel contempo non possiamo non rilevare come questo dato apra prospettive assai poco allettanti sia per il Giappone che per la sua borsa.

A poco vale che il calo della produzione industriale a -0.4% sia meglio dell’atteso -1.1% visto che questo minimo spiraglio di ottimismo (o minore pessimismo) è subito cancellato dall’ indice di attività delle industrie che esattamente a specchio delude il consensus…

Nikkei  225 e Giappone. Cosa succede in Cina?

Di contro in Cina registriamo un dato sulla disoccupazione stabile a +4.9% che si accompagna a una bella crescita in investimenti fissi (+5.7%) e a una produzione industriale che raggiunge un significativo +5.9% che supera le attese poste a +5.8%.

Tutti numeri che nella vecchia Europa ci sogniamo ma che non paiono avere entusiasmato più di tanto l’indice di Shangai e tanto meno quello di Hong Kong, entrambi con chiusure marginalmente negative.

Ancora più strane se paragonate al segno più del Nikkei 225 che ha dovuto assorbire i dati macroeconomici nipponici sopra descritti.

Pare quasi che i cinesi sappiano qualcosa che agli altri non è ancora chiaro…
Occhi aperti questa disarmonia completa tra borse e dati macro dell’area non promette nulla di buono.

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