Netflix: nubi in arrivo. Quale futuro per l’ azienda?

Netflix

L’azienda californiana dello streaming Netflix (NASDAQ:NFLX)  può dirsi soddisfatta in ragione di una sensibile crescita nel numero di sottoscrizioni di abbonamenti. Nell’ultimo trimestre del 2029, il colosso americano ha totalizzato 8,76 milioni di nuovi abbonati, superando le aspettative degli analisti che ne avevano previsti 7,9. Il fatturato del quarto trimestre del 2019 è lievitato del 30,6% rispetto al trimestre precedente. La distribuzione on line di film, serie televisive e programmi di intrattenimento ha fruttato a Netflix guadagni pari a 5,47 miliardi di dollari. Ne consegue la crescita dell’utile per azione che da 0,3 è passato a 1,3 dollari, contro un utile di 0,52 dollari atteso dalle analisi Refinitiv.

Gli americani scelgono la concorrenza

Negli Stati Uniti il numero di nuovi abbonamenti si è attestato su 550.000 utenti, una cifra inferiore rispetto a quanto preventivato dalla società di analisi FacSet.Il decremento degli abbonati sul suolo americano trova giustificazione nell’aumento dei costi e nella presenza di concorrenti. Fra i più agguerriti figurano Disney+ e Apple Tv+, Prime Video a cui si aggiungeranno in primavera Peacock di NbcUniversal e Hbo Max.A livello mondiale invece i dati illuminano una situazione florida con 160 milioni di fruitori dislocati in 190 Paesi. Solo in Europa la società californiana ha potuto contare su 4,4 milioni di new entry negli ultimi tre mesi del 2019.

 Previsioni per il primo trimestre

Pur presente sui mercati dal 2008 con servizi di streaming online on demand, Netflix è costretta attualmente a fronteggiare concorrenti temibili. Non sono ottimistiche difatti le previsioni per il trimestre in corso proprio a causa del previsto debutto di Disney+ e AppleTv+. I due nuovi servizi di streaming fanno tremare le vene nei polsi di Netflix che teme una battuta d’arresto nel numero di sottoscrizioni. Si profilano orizzonti preoccupanti che inducono gli analisti a preventivare la conquista di 7 milioni di clienti contro i 7,82 attesi. Sui mercati finanziari l’assalto dei concorrenti lascia precedere un fatturato inferiore ai 5,76 miliardi auspicati e un utile per azione di 1,66 dollari

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