Nessuna Imposta Straordinaria, arrivano i Recovery Fund. Almeno per adesso

Recovery fund

Nessuna Imposta Straordinaria, arrivano i Recovery Fund. Almeno per adesso! Vediamo quale scenario si sta per profilare .

Come nei film del tempo che fu, alla fine arriva la cavalleria e salva tutti, è veramente così?

I Recovery Fund che saranno stanziati a livello di UE sono il primo passo tangibile per una maggiore integrazione economica dell’Europa.

Finanziamenti disponibili  a partire dall’anno 2021, di cui una parte a fondo perduto e l’altra a scadenza trentennale.

I rimborsi  avverranno  tra il 2028 e il 2058, periodo così lungo che  non vi sarà nessun impatto sui conti pubblici italiani.

All’Italia spetta una grossa fetta  circa 173 miliardi, di cui almeno 82 sono a fondo perduto.

L’ipotesi  tra finanziamenti a basso costo e agevolazioni a fondo perduto mi sembra come sempre  il dosaggio ottimale.

Il bilancio statale italiano beneficerà di una iniezione di capitali come non è mai avvenuto prima.  Speriamo che la classe politica e dirigenziale sia all’altezza della situazione.

Nessuna Imposta Straordinaria, arrivano i Recovery Fund. Almeno per adesso

Quindi, almeno a breve termine, nessuna ipotesi per una tassazione straordinaria.

La  scelta europea  si è basata sui classici  consigli di politica economica  liberale e quindi  nessun prelievo straordinario che non farebbe altro che peggiorare la situazione economica.

Come sempre la socialdemocrazia  tedesca ed europea si è dimostrata ancora una volta più liberale dei liberali stessi.

Purtroppo è quello che è sempre mancato all’Italia.

Arriveranno i Recovery Fund?

Certo, lo vuole la Germania, e per questo alla fine questa ipotesi sarà accettata da tutti gli Stati membri.

Cosa chiederà l’Europa in cambio di questo?

Le cose che servono all’Italia, giustizia civile veloce, tempi certi per il giudicato e uffici pubblici efficienti.

Dopo la caduta, la resurrezione come  l’araba fenice che rinasce dalle sue ceneri, l’Italia potrà avere una occasione unica nella  sua storia economica contemporanea.

Come diceva Keynes solo  gli Stati più grandi possono permettersi debiti pubblici enormi, primo o poi col tempo questi inizieranno a diminuire ed estinguersi completamente. L’unico problema , bisogna avere tempo.

Oggi l’Italia ha il tempo necessario che forse è mancato ai Governi precedenti, sempre  intrappolati con le esigenze finanziarie di far tornare i conti a breve.

I mali dell’Italia, giustizia   troppo lenta e burocrazia pubblica non efficiente devono essere affrontati e risolti in tempi brevissimi, altrimenti il treno che sta passando sarà perduto per sempre.

La classe politica deve essere adeguata alla situazione, altrimenti l’Italia sprofonderà  nei  suoi mali storici,  e come sempre si ritornerà a parlare dei soliti alibi dei nostri governanti: evasione fiscale, imposta patrimoniale straordinaria si o no?

Oggi non ci sono più scuse, riforme strutturali dell’apparato pubblico, subito.

Quale Governo avrà il coraggio di farle?

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