Nessuna agevolazione IMU per le abitazioni principali in questi casi

IMU

L’IMU, ossia l’Imposta Municipale Unica, è quella tassa comunale che annualmente i possessori di determinati immobili devono pagare.

Gli immobili per i quali si paga l’IMU sono i fabbricati, le aree fabbricabili e i terreni agricoli di cui al D.lgs. 504 del 1992.

Per un maggiore approfondimento dell’argomento si consiglia la lettura di questo articolo.

Questo tributo è stato, comunque, istituito nel 2011 dal Governo Monti. E fino al 2013 è stato valido anche sulle abitazioni principali.

L’abitazione principale

Per abitazione principale deve intendersi l’immobile nel quale il contribuente dimora abitualmente e risiede anagraficamente insieme alla sua famiglia.

Quando manca uno di questi due requisiti, l’immobile si considera seconda casa. E in quanto tale soggetta a IMU.

Dal primo gennaio 2014, le uniche abitazioni principali per cui è ancora dovuta l’IMU, sono quelle accatastate nelle categorie cc.dd. “di lusso”.

Tuttavia, in alcuni casi, anche per le abitazioni principali non di lusso, è necessario pagare l’IMU.

Quest’oggi con gli Esperti di Fisco di ProiezionidiBorsa esamineremo una fattispecie piuttosto comune, per la quale nessuna agevolazione IMU è prevista per le abitazioni principali in questi casi.

Ciò sta a significare che seppure si tratti di abitazione principale, il contribuente è ugualmente tenuto a pagare l’imposta.

Nessuna agevolazione IMU per le abitazioni principali in questi casi

Rispetto al passato, oggi, può capitare che i coniugi per esigenze lavorative risiedano stabilmente in due Comuni diversi.

Finora in questi casi, ad entrambi i coniugi era stata riconosciuta la possibilità di godere delle agevolazioni previste ai fini IMU per l’abitazione principale per entrambi gli immobili.

Al riguardo, si consiglia la lettura della Circolare n. 3/DF del 18 maggio 2012 del MEF.

Tuttavia, la Corte di Cassazione con diverse ordinanze, ha recentemente disconosciuto l’interpretazione del Ministero e all’unanimità ha deciso così.

Secondo i giudici di legittimità quando i coniugi risiedono in due Comuni diversi, entrambi gli immobili non possono qualificarsi come abitazioni principali.

In quanto in questi casi viene meno il requisito dell’unitarietà della dimora. Nonché della residenza, dell’intero nucleo familiare, nella stessa abitazione.

Conseguentemente, secondo la Corte di Cassazione gli immobili non potranno godere delle esenzioni previste dalla normativa sull’IMU.

Le ordinanze su questa linea sono la n. 20130 del 24/09/2020, la n. 4166 del 19/02/2020 e la n. 4170 del 19/02/2020.

In questi casi, non è prevista nessuna agevolazione IMU.

Come si paga l’IMU

L’imposta si paga annualmente tramite il Modello F24 in due o in un’unica rata. Quando si decide di pagare in due rate, l’importo dell’IMU sarà diviso al 50%. La prima rata con la quale si versa l’acconto si paga il 26 giugno. La seconda rata con la quale si versa il saldo si paga il 16 dicembre.

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